POLITICA ITALIANA

Attacco Hacker al centro del dibattito a Montecitorio

Arriva a Montecitorio l'attacco hacker di ieri rivendicato dal collettivo filorusso NoName57. La minaccia informatica è stata lanciata contro siti di istituzioni, banche e aziende italiane a neanche 48 ore di distanza dalla visita della premier Giorgia Meloni in Ucraina: l'obiettivo, secondo una rivendicazione degli hacker postata su Telegram, è "smascherare l'Italia russofoba".

I sistemi di difesa cyber sarebbero riusciti a limitare gli effetti dell'incursione, mentre i pirati informatici hanno scritto di aver bloccato gli accessi al sito del ministero della Difesa, degli Esteri, quello degli interni e delle Politiche Agricole, oltre al sito dei carabinieri, di una banca e di un importante gestore telefonico. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta, in Parlamento c'è chi ha chiesto l'istituzione di una commissione bicamerale sulla cibersecurity.

L'attacco è stato di tipo Ddos (Distribuited denial of service): in sostanza, i server che gestiscono i siti vengono presi di mira da migliaia di false richieste di accesso che ne rallentano il funzionamento e li rendono irraggiungibili. Il collettivo NoName57, secondo gli esperti, è apparso a marzo del 2022, a ridosso dell'invasione russa, e ha iniziato a prendere di mira i paesi dell'Est Europa, dalla Polonia alla Lettonia. Il gruppo avrebbe legami diretti con l'intelligence militare russa.

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