Benzina: in Italia prezzi ancora alle stelle, Codacons presenta denuncia in 104 Procure

Anche il ponte del Primo Maggio fa il paio con carburanti a prezzi da record. La situazione si protrae ormai da giorni, con listini che hanno superato la soglia dei due euro. Per avere una panoramica aggiornata basta andare sul sito web del Ministero dello Sviluppo Economico: in A14, ad esempio, per la benzina in modalità “servito” si potrebbe arrivare a pagare 2,07 euro al litro. Con il gasolio va leggermente meglio, anche se di poco, perché si potrebbe spendere fino a 1,99 euro.

A livello internazionale l'attenzione è puntata sugli equilibri tra occidente e medioriente, specie tra Usa e Iran. C'è poi l'instabilità in Libia e le relative influenze sul mercato del petrolio. Qualche giorno fa il presidente Usa, Donald Trump, ha scritto che Arabia Saudita e altri Paesi sarebbero d'accordo per aumentare la produzione e far diminuire i prezzi. E a New York il prezzo del petrolio diminuisce, con il greggio scambiato a 63,03 dollari al barile (-0,43%).

Dalle associazioni dei consumatori italiane arriva, però, l'accusa di speculazione. Il Codacons ha presentato denuncia in 104 Procure con la richiesta di accertare se si possa configurare il reato di aggiotaggio. Quando si parla di benzina in Italia le polemiche si focalizzano soprattutto sulla composizione del prezzo, con accise legate a periodi anche molto lontani.

Nel servizio il commento del presidente Codacons, Carlo Rienzi

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