
Camere a pieno regime tra un decreto e l'altro, dove il governo continua a porre questioni di fiducia pur di proseguire spedito alla meta.
Alla Camera approvata infatti la fiducia al decreto Pnrr-scuola con 189 sì, con diverse misure per attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza ma riguarda anche l'avvio dell'anno scolastico. Per ciascuno degli anni 2025-2026 previsto l'incremento di 6 milioni di euro del fondo unico nazionale per la retribuzione di posizione e risultato per i dirigenti scolastici.
Il decreto sicurezza è invece arrivato in Senato dopo l'ok della Camera, ed è incardinato nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia, dove sono stati presentati circa 120 emendamenti. Per l'opposizione “è evidente che da parte del governo non c'è alcuna volontà di arrivare a un confronto di merito con le opposizioni”.
C'è un altro argomento che appassiona l'opposizione, la risposta della presidente Meloni sul referendum dell'8 e 9 giugno, ossia che andrà al voto ma senza ritirare la scheda, che equivale di fatto ad una astensione dal voto stesso, detta nel giorno delle celebrazioni del 2 giugno, quando fu un referendum a decretare la Repubblica.
Nel video l'intervista a Riccardo Ricciardi, capogruppo deputati Movimento 5 Stelle