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Campagna vaccinale, Emilia Romagna avvia prenotazioni per la fascia 70-74 anni

Più di mezza Italia in zona rossa. In arrivo quasi 3 milioni di dosi, tra Pfizer, Moderna e AstraZeneca

di Francesca Biliotti
29 mar 2021
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

Da oggi più di mezza Italia in zona rossa: nel pomeriggio vertice tra Stato e Regioni. Dopo la strigliata del presidente del Consiglio Draghi alle Regioni per i ritardi e le differenze nella somministrazione dei vaccini, Governo e territori si incontrano anche in vista del decreto legge con le misure in vigore subito dopo Pasqua: da sabato a lunedì comunque tutta Italia sarà zona rossa. Prevista una sorta di verifica a metà aprile per valutare la possibilità delle riaperture, in base ai dati del contagio. Intanto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, oltre ad annunciare l'avvio per le prenotazioni nella sua Emilia Romagna per le fasce dai 70 ai 74 anni, ha ribadito che la priorità è “vaccinare prima chi ha più fragilità e rischia più la vita”, e che nella sua Regione è stato deciso che prima si termineranno gli 80enni e solo dopo riprenderanno coi professori universitari.



E stoppa quei presidenti di Regione, De Luca in testa, che hanno annunciato di voler acquistare per proprio conto i vaccini, a partire dallo Sputnik. "Siamo una nazione – ha ribadito Bonaccini – non 20 piccole patrie. Se una Regione da sola acquistasse vaccini autorizzati da Ema e Aifa andrebbero ripartiti tra tutti gli italiani". Con l'arrivo di oltre un milione di dosi di Pfizer, oltre 500mila di Moderna e 1 milione e 300mila di Astrazeneca, i territori avranno quei vaccini che chiedono da settimane per poter far decollare la campagna. Dunque, è il messaggio del governo, lo Stato è pronto ad intervenire con militari e volontari in caso di difficoltà.


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