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Caporalato fra Pesaro e Rimini, sfruttavano lavoratori per la consegna dei volantini

I lavoratori, che vivevano in strutture fatiscenti, erano monitorati tramite sistemi Gps

18 feb 2020
Foto: Veneto Flyer
Foto: Veneto Flyer

Denunciati a piede libero per caporalato 6 pakistani che, secondo i Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Pesaro, sfruttavano 70 lavoratori irregolari, disposti a tutto pur di portare a casa una, seppur misera, paga. Contestata anche un'evasione contributiva di 400mila euro. Secondo quanto ricostruito, i lavoratori - reclutati e trasportati nella provincia di Pesaro-Urbino, ma anche in quelle di Ancona e Rimini con furgoni - venivano pagati 30 euro al giorno, in nero, per 12 ore di lavoro per la consegna di materiale pubblicitario porta a porta. Inoltre vivano – è stato scoperto - in condizioni igienico-sanitarie precarie, in dormitori a volte privi di riscaldamento e di acqua. Tutti erano costretti a lavorare sotto continua sorveglianza e monitorati tramite sistemi Gps, dal momento che seguivano tragitti prestabiliti. Violata ripetutamente la normativa in materia di orario di lavoro e riposo. I 6 pakistani sono stati denunciati per il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Per le irregolarità accertate nel corso delle attività ispettive sono state notificate sanzioni per circa 730mila euro, che difficilmente potranno essere incassate.


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