Si complica il caso dell'omicidio di Pierina Paganelli, l'anziana uccisa il 3 ottobre 2023 a Rimini con 29 coltellate.
Ieri, mentre arrivava l'esito preliminare dell'incidente probatorio che potrebbe scagionare l'unico indagato Louis Dassilva, la Procura ha formalizzato un'accusa di favoreggiamento nei confronti di Manuela Bianchi, nuora della vittima. Bianchi è stata interrogata in Procura a Rimini dal pm Daniele Paci e dal capo della squadra mobile Marco Masia.
Accompagnata dall'avvocato Nunzia Barzan e dal consulente Davide Barzan, la donna ha risposto a domande sulla mattina del ritrovamento del corpo. Secondo la Procura, alcune consulenze tecniche indicherebbero che, prima di scoprire il cadavere, avrebbe incontrato Dassilva. Dopo aver inizialmente dichiarato di non ricordare quei momenti cruciali, è stata formalmente indagata per favoreggiamento e ha deciso di rispondere agli inquirenti, chiarendo la sua relazione con Dassilva e i suoi spostamenti nel giorno del delitto.
Intanto, mentre l'interrogatorio era ancora in corso, è arrivata la relazione preliminare sulla telecamera di sorveglianza 'cam3', che potrebbe ribaltare l'inchiesta: l'altezza della persona ripresa nel filmato del 3 ottobre non è compatibile con quella di Dassilva.
L'incidente probatorio, richiesto dalla Procura per confermare la sua presenza nei pressi della scena del crimine, sembra ora suggerire il contrario. "L'altezza di Louis Dassilva risulta incompatibile con quella del soggetto che si vede nel video della farmacia alle 22:17 della sera del delitto", ha dichiarato l'avvocato Riario Fabbri, che difende l'uomo insieme ad Andrea Guidi.
I legali dei familiari della vittima, Monica e Marco Lunedei, invitano però alla prudenza: "Il parametro dell'altezza è solo uno degli elementi da considerare. Restano da chiarire il colore della pelle, la retroflessione del braccio, la corporatura e l'andatura della persona ripresa". La vicenda resta aperta, in attesa di ulteriori sviluppi.