
Alle 9.15 è stata convocata in Procura, Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli, la donna uccisa il 3 ottobre del 2023 nel garage di via del Ciclamino. La Bianchi è stata convocata con l'avvocata difensore, Nunzia Barzan, e il consulente Davide Barzan. Per ora come è noto, è una persona informata sui fatti, ma la convocazione a comparire anche con l'avvocato è probabilmente il preludio a quanto potrebbe accadere nel corso dell'interrogatorio che sarà condotto dal sostituto procuratore Daniele Paci e il capo della Squadra Mobile, Marco Masia.
E' da settimane, ossia da quando è stato condotto l'incidente probatorio sulla cam3, che gli inquirenti stanno pensando di mettere alle strette una volta per tutte la nuora di Pierina. Del resto della Bianchi aveva parlato già il Tribunale dei Riesame di Bologna, chiamato a decidere sulla tenuta dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere di Louis Dassilva, unico indagato per omicidio, in carcere dal 16 luglio, nonché l'uomo con cui la nuora aveva avuto una relazione extraconiugale.
Nelle motivazioni con cui si confermava l'ordinanza del Gip di Rimini, Vinicio Cantarini, il Tribunale della Libertà aveva dedicato un intero capitolo alla possibile responsabilità di Manuela Bianchi. La difesa di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi avevano posto in luce la stranezza di taluni comportamenti della Bianchi, "tra i quali - si legge nelle motivazioni del Riesame - la ritardata reazione emotiva di Manuela alla scoperta di un cadavere, stranezza che si associa alla singolarità del mancato immediato riconoscimento nel cadavere di colei che era sua suocera e alla singolarità del non aver effettuato essa stessa in tempo più celere la chiamata al Pronto Soccorso".
Incongruenze che potrebbero ora pesare e che saranno oggetto dell'interrogatorio. Se la Bianchi non dovesse rispondere compiutamente rischia un'indagine per favoreggiamento.