
L'11 febbraio alle ore 15, in via del Ciclamino a Rimini, si svolgerà un esperimento probatorio fondamentale per le indagini sull'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023. L'esperimento, disposto dal giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, ha lo scopo di verificare l'identità della persona ripresa dalla telecamera "cam3" della farmacia alle 22:17 della sera del delitto.
A "sfilare" davanti alla telecamera saranno Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio, ed Emanuele Neri, condomino che inizialmente si era riconosciuto nei filmati di sorveglianza. Per riprodurre al meglio le condizioni della sera dell’omicidio, Dassilva dovrà indossare una maglietta con il logo "Eco Service", occhiali da vista e un berretto di colore chiaro, mentre Neri sarà vestito con una maglietta con il logo "Edil-Infissi", occhiali da vista e il marsupio che utilizzava all'epoca dei fatti. Inoltre, dovrà avere con sé una maglietta a maniche corte bianca e una nera.
L'esperimento prevederà valutazioni sia statiche che dinamiche delle camminate di entrambi i soggetti, con analisi a diverse velocità, stima dell'altezza e variazioni di intensità riferite alla carnagione delle braccia. Proprio il colore della pelle potrebbe rivelarsi un elemento determinante per l’identificazione dell’individuo ripreso dalle telecamere. In caso di condizioni meteo sfavorevoli, come nebbia o pioggia, il test verrà rinviato al giorno successivo.
Nel frattempo, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai legali di Dassilva, Andrea Guidi e Riario Fabbri, riguardante la sua scarcerazione. La decisione finale è stata rinviata al Tribunale del Riesame di Bologna, che dovrà valutare nuovamente la misura cautelare. Al momento Dassilva resta detenuto nel carcere di Rimini.
L'esito dell'esperimento probatorio potrebbe essere un punto di svolta nelle indagini e contribuire a chiarire una volta per tutte se l’"ignoto 1" immortalato dalla telecamera sia davvero Louis Dassilva o se invece vi siano elementi a suo favore.