
Manuela Bianchi, nuora di Pierina Paganelli, ha deciso di non costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico di Louis Dassilva, il 34enne senegalese in carcere da quasi un anno con l’accusa di aver ucciso l’anziana donna. La decisione è stata comunicata il 21 giugno dallo Studio Legale Barzan, per voce dell’avvocata Nunzia Barzan e del consulente tecnico Davide Barzan.
“Pur profondamente legata alla persona offesa e animata da un sincero e tuttora vivo affetto nei confronti della vittima – si legge in una nota – Manuela Bianchi ha deciso, per esclusivi motivi personali e familiari, di non costituirsi parte civile”. Una scelta, viene precisato, maturata nel segno della riservatezza e del rispetto per la dignità della defunta, che rappresenta la volontà di non trasformare il legame affettivo in una rivendicazione giudiziaria.
Lo studio legale sottolinea inoltre che la decisione è stata presa anche per evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione mediatica o processuale della posizione della donna e del rapporto familiare con la vittima.
Bianchi, che aveva avuto con Dassilva una relazione sentimentale, rimane comunque una testimone chiave del procedimento. La sua versione dei fatti era già stata raccolta ad aprile durante un lungo incidente probatorio, nel quale ha raccontato di aver incontrato l’indagato nel garage la mattina del ritrovamento del corpo di Pierina.
Lunedì si aprirà l’udienza preliminare davanti al Gup Raffaele Deflorio, nella quale si discuteranno diverse questioni preliminari, tra cui l’ammissione delle parti civili. Intanto, si attende un nuovo incidente probatorio su un file audio registrato da una telecamera di videosorveglianza nella notte dell’omicidio, che potrebbe fornire ulteriori elementi per ricostruire con precisione quanto accaduto.
Nella giornata di ieri si è inoltre tenuta l’udienza per la nomina del perito fonico, disposta dal Gip Vinicio Cantarini, che avrà il compito di analizzare i suoni catturati nel box auto vicino al luogo del delitto.