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Caso Siri, domani la decisione in Consiglio dei ministri

Conte ai giornalisti: "Non prendo decisioni a cuor leggero", ma la Lega lo attacca: "Non ha più il ruolo di arbitro"

di Francesca Biliotti
7 mag 2019
Armando Siri, foto facebook
Armando Siri, foto facebook

“La situazione è chiara, il mio percorso lineare. Nessuna decisione a cuor leggero, vedrete che il Consiglio dei ministri si svolgerà serenamente”. Così il presidente del Consiglio Conte a chi lo spronava a commentare il caso Siri, già indagato per corruzione in un'inchiesta sul mini-eolico, perché, per l'accusa, sarebbe stato avvicinato da qualcuno molto vicino al boss Matteo Messina Denaro. Le parole di Conte fanno pensare che nel corso della riunione avverranno le dimissioni del sottosegretario ai Trasporti, nonostante la Lega sia recalcitrante. Anzi il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, ha attaccato il presidente Conte “'Dovrebbe essere garantista – ha detto – invece sembra si sia sbilanciato dalla parte del M5S, perdendo il ruolo di arbitro del governo”. La Procura di Milano indaga sull'acquisto, da parte di Siri, di una palazzina a Bresso, grazie ad un mutuo di 585mila euro ricevuto, pare senza garanzie, dalla Banca Agricola Commerciale di San Marino, ha rivelato la trasmissione “Report”. I pm milanesi hanno iniziato ad indagare su tutti gli affari immobiliari di Siri. Oltre alle liti e alla cronaca che si intreccia con la politica, ci sono anche le brutte notizie della Commissione Ue sull'Italia: tagliate ancora le stime di crescita, mentre il deficit dovrebbe al contrario salire, col debito che quest'anno schizzerà al 133,7%. Inoltre le previsioni parlano di arresto dell'occupazione quest'anno, con la disoccupazione che sale all'11% perché, secondo la Commissione, “è probabile che il reddito di cittadinanza indurrà più persone ad iscriversi nelle liste di disoccupazione e quindi ad essere contate come forza lavoro”.


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