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CC arrestati: il maresciallo Orlando "In 30 anni di onorata carriera mai una sanzione". Trans accusa "costretta a sesso in caserma'

27 lug 2020
@Tg2
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"In 30 anni non ho mai avuto una sanzione disciplinare, come pensate si possa stare?". Così il maresciallo Marco Orlando, il comandante della stazione Levante di Piacenza al centro dell'inchiesta sui carabinieri infedeli, ha risposto ai giornalisti all'uscita del Tribunale. Era previsto per oggi, infatti, l'interrogatorio di garanzia. Il maresciallo, ha spiegato il suo avvocato Antonio Nicoli, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Orlando, occhiali da sole e una valigetta in mano, è apparso provato. "Non mi sento di dire nulla, potete immaginare umanamente come ci senta - ha detto - Dopo 30 anni di onorata carriera secondo voi come si può stare? Le mie note caratteristiche sono eccellenti quindi sapete come posso stare".

Una trans lo aveva accusato di minacce: "Mi diceva 'se non collabori ti rimando in Brasile'", aveva affermato, sostenendo di essere stata obbligata a fare sesso e picchiata in caserma. Quella dove secondo la procura spadroneggiava l'appuntato Giuseppe Montella e il suo sistema criminale fatto di arresti pilotati per sequestrare la droga e poi rivenderla, minacce, torture. Anche se è un altro al momento il problema principale del comandante della Levante: nel lungo interrogatorio in cui ha ammesso tutta una serie di responsabilità, Montella ha anche confermato al gip che non ha mai tenuto all'oscuro il suo comandante degli arresti.

Intanto nella caserma Levante si è concluso il sopralluogo del procuratore capo di Piacenza Grazia Pradella. "È un momento investigativo importante, non posso rilasciare dichiarazioni", si è limitata a dire lasciando la struttura, insieme al sostituto procuratore Antonio Colonna, titolare delle indagini dell'operazione 'Odysseus'. 



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