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Censis: in 10 anni gli imprenditori stranieri in Italia sono aumentati del 48%

Nello stesso periodo i titolari d'impresa italiani sono diminuiti di oltre 16 punti percentuali

6 dic 2019
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Le imprese straniere sono enormemente cresciute anche negli anni della crisi: dal 2008 al 2019, mentre gli imprenditori italiani diminuivano del 16,3%, quelli stranieri sono aumentati del 48,4% (quelli extracomunitari del 57,6%). Lo si evince dal 53° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. Al primo semestre del 2019 i titolari di impresa nati all'estero che esercitano la propria attività in Italia sono oltre 450.000 e rappresentano il 14,9% dei 3 milioni di titolari di impresa attivi nel Belpaese. L'81,1% di questi proviene da un Paese extracomunitario.

Le città metropolitane si trovano ai vertici del ranking provinciale costruito sulla base della numerosità dei titolari di impresa stranieri attivi: al primo posto si trova Roma, con quasi 46mila titolari di impresa nati all'estero, pari al 10,1% del totale, seguita da Milano (con l'8,1%), Napoli ( 4,7%) e Torino (4,6%). In queste quattro aree metropolitane è concentrato il 27,5% del totale dei titolari di impresa stranieri. La graduatoria dell'incidenza degli imprenditori stranieri sul totale dei titolari di impresa invece è guidata da Prato, dove rappresentano il 47,3% del totale.

Secondo l''indagine, il 59,9% degli imprenditori stranieri è in attività da più di tre anni e il 76,6% si dichiara del tutto (21,3%) o in parte (55,3%) soddisfatto dell'andamento della sua attività.



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