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Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: Emilia Romagna in rosso scuro

26 mar 2021
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie l'Emila-Romagna scivola nel "rosso scuro". Sette in tutto le regioni italiane colorate in rosso scuro: il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, le Marche, la Campania e la Puglia, oltre alle province autonome di Trento e Bolzano. Tutte le altre regioni sono rosse e soltanto la Sardegna è arancione.

Nel resto d'Europa, continua invece a migliorare la situazione nella penisola iberica, resta stabile in Francia, con la percentuale più alta delle infezioni a nord al confine con il Belgio e al sud alla frontiera con l'Italia. 




La mappa viene aggiornata dall'Ecdc ogni giovedì sulla base dei dati ricevuti dai singoli Stati fino a martedì e riguarda le restrizioni da imporre sulla libera circolazione dei cittadini nell'Ue. Secondo questa raccomandazione, che mira a contrastare la diffusione delle nuove varianti, per chi proviene da una regione in "rosso scuro" gli Stati membri dovrebbero richiedere di effettuare un tampone prima dell'arrivo e trascorrere un periodo di quarantena. Si tratta di raccomandazioni e non di misure restrittive imposte dai governi. 

Con il colore rosso scuro, che si aggiunge agli altri già presenti nella mappa (verde, arancione, rosso e grigio), vengono indicati i territori in cui il tasso di notifica di nuovi casi negli ultimi 14 giorni è superiore a 500 persone ogni 100mila abitanti. Le regioni si trovano invece in zona rossa se l'incidenza è tra i 50 e i 150 casi ogni 100mila abitanti e il tasso di positività dei tamponi è superiore al 4% o quando l'incidenza è superiore ai 150 ma inferiore ai 500 casi ogni 100mila abitanti, anche in caso di minore tasso di positività ai tamponi. 





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