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Cesare Battisti ammette i quattro omicidi commessi

25 mar 2019
Cesare Battisti. Foto ansa
Cesare Battisti. Foto ansa
Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac arrestato a gennaio dopo quasi 40 anni di latitanza, ha ammesso per la prima volta, davanti al pm di Milano, Alberto Nobili, di essere responsabile dei 4 omicidi per cui è stato condannato. "Mi rendo conto del male che ho fatto e chiedo scusa ai familiari" delle vittime. È quanto ha detto Cesare Battisti al pm Alberto Nobili, responsabile dell'anti-terrorismo a Milano, che coordina le indagini sulle presunte coperture che l'ex terrorista dei Pac ha avuto durante la latitanza. Tutto quello che è stato ricostruito nelle sentenze definitive sui Pac, "i 4 omicidi, i 3 ferimenti e una marea di rapine e furti per autofinanziamento, corrisponde al vero". Così il pm di Milano Alberto Nobili, ha riassunto le ammissioni fatte da Cesare Battisti davanti al magistrato, al quale l'ex terrorista ha anche spiegato: "Io parlo delle mie responsabilità, non farò i nomi di nessuno".

Non tarda il commento del ministro dell'interno e vicepremier Matteo Salvini sulla confessione e sulle scuse di Battisti. "A distanza di qualche decennio ha chiesto scusa. Mi aspetto chiedano scusa quegli pseudointellettuali di sinistra che hanno coperto e difeso questo squallido personaggio". "Chiedere scusa - ha aggiunto - è meglio tardi che mai". "La rieducazione del carcere per quanto mi riguarda non vale per lui: sarà brutto da dire ma uno che ha ucciso 4 persone non deve uscire dal carcere" dice il ministro.

L'ammissione di Cesare Battisti che per la prima volta ha detto di essere responsabile dei 4 omicidi per i quali è stato condannato, "fa giustizia di tante polemiche che ci sono state in questi anni, rende onore alle forze dell'ordine e alla magistratura di Milano e fa chiarezza su un gruppo, i Pac, che ha agito dalla fine degli anni '70 in modo efferato". Lo ha detto il procuratore di Milano, Francesco Greco.

L'ex terrorista dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, è stato condannato in via definitiva per quattro omicidi, due commessi materialmente, due in concorso: quello del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, quello del gioielliere Pierluigi Torregiani e del commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Msi, uccisi entrambi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre; e quello dell'agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978. Battisti si era finora sempre dichiarato innocente. Oggi ha ammesso per la prima volta le proprie responsabilità di fronte ai pm.

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