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Cesenatico: picchiato in discoteca “perchè gay”, riminese denuncia 8 giovani

"Qualcosa sta cambiando in peggio", il commento di Marco Tonti, presidente dell'Arcigay Rimini

di Filippo Mariotti
14 feb 2020
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

“Picchiato perché gay”. Parte da un post di un amico su Facebook la dolorosa storia di un ragazzo riminese, quasi 30enne, che forse non avrebbe avuto il coraggio di raccontare a tutti. Il pestaggio è avvenuto sabato scorso nella discoteca NRG di Cesenatico. Un gruppo di ragazzi lo ha accerchiato e malmenato. Due in particolare sarebbero stati riconosciuti da fotografie. La vittima è stata colpita diverse volte al volto e ha riportato una frattura al naso che ha richiesto un intervento chirurgico. "È ancora scioccato – afferma all'ANSA il suo avvocato - Non se l'aspettava soprattutto in quel tipo di festa".

L'episodio è infatti avvenuto durante una serata “gay friendly”. Mercoledì è stata depositata la querela contro otto persone e le ipotesi di reato sono lesioni gravi e odio razziale. A supportare il ragazzo, l'Arcigay che lo ha contattato dopo aver letto il post sui social. Nella giornata di venerdì il ragazzo si presenterà in conferenza stampa, “ma il suo viso non sarà mostrato”, spiega il presidente dell'Arcigay Rimini “Alan Turing”, Marco Tonti. "È l'ennesimo caso di omofobia violenta che si manifesta sul nostro territorio – continua -, sintomo che qualcosa sta cambiando in peggio e che bisogna fare in modo di fermare e prevenire questi atti”.

Anche il sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, esprime vicinanza e solidarietà al ragazzo: “Cesenatico è e rimane un paese ospitale e accogliente, con servizi e locali di qualità, la nostra comunità è lontana anni luce da questi episodi”, commenta. “Esprimo una ferma condanna – afferma il sindaco – alla quale va aggiunta sicuramente una personale indignazione”. Poi il ringraziamento alla proprietà del locale per aver prontamente soccorso il giovane. Proprietà che, sentita dal Corriere Romagna, sottolinea come il servizio di sicurezza, - “fatto di gente preparata: tutti vidimati e autorizzati dalla prefettura”, sottolinea Simone Monticelli, proprietario della discoteca - è riuscito ad individuare un aggressore “che è stato anche segnalato ai Carabinieri”.


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