
Ieri sera la Camera ha dato via libera al decreto cittadinanza, che ora è legge: i sì sono stati 137, 83 i no e 2 gli astenuti. Il provvedimento prevede, tra le altre cose, una stretta sulla doppia cittadinanza e che gli italo-discendenti nati all'estero possano avere il passaporto italiano per “ius sanguinis” solo fino a due generazioni, cioè non oltre un genitore o un nonno nato in Italia.
Un'altra novità riguarda i minori stranieri o apolidi, discendenti da padre o madre cittadini italiani per nascita, che diventano cittadini italiani nel caso in cui i genitori o il tutore dichiarino la volontà di acquisire tale status. Inoltre si richiede che il minore risieda legalmente e continuativamente per almeno due anni in Italia.
La cittadinanza si può infine riacquistare, per chi sia nato in Italia o vi sia stato residente per almeno un biennio consecutivo e l'abbia persa per aver acquisito cittadinanza da altro Stato: per questo si prevede un contributo di 250 euro.
A Palazzo Chigi si è aperto il confronto con oltre 30 sigle rappresentanti delle imprese italiane, per parlare di sicurezza sul lavoro. Confindustria sostiene che, per evitare le tragedie come gli incidenti sul lavoro bisogna recuperare il modello utilizzato in periodo Covid, con le parti che si sono assunte ciascuna la propria responsabilità, per riaprire le fabbriche in sicurezza.
Nel video l'intervento alla Camera di Alfonso Colucci, deputato Movimento 5 Stelle