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Coldiretti: piano nazionale per abbattere cinghiali saliti a 2,3 milioni

"Mettono in pericolo la sicurezza di tutti"

16 mag 2022
@pixabay
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Serve un piano nazionale di abbattimento di fronte alla proliferazione dei cinghiali che riguarda ormai tutta Italia dove sono saliti a 2,3 milioni gli esemplari che rappresentano un pericolo per la sicurezza dei cittadini, per le attività agricole e rischiano di diffondere la peste suina ben oltre le aree infette. È quanto afferma la Coldiretti, in riferimento all'annuncio del sottosegretario alla Salute Andrea Costa e all'istituzione della zona infetta a Roma per i casi accertati prevista dalla Decisione di esecuzione della Commissione europea dopo quella istituita in Piemonte e Liguria. L'invasione di città e campagne da parte dei cinghiali viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che secondo il sondaggio Coldiretti/Ixè, l'81% degli italiani pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero.

"Serve responsabilità delle Istituzioni per un intervento immediato e capillare di contenimento della popolazione dei cinghiali lungo tutto il territorio nazionale" chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini sottolineando "la necessità della loro riduzione numerica attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 con l'articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. Siamo costretti ad affrontare una grave emergenza sanitaria perché è mancata l'azione di prevenzione come abbiamo ripetutamente denunciato in piazza e nelle sedi istituzionali".





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