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Concessioni balneari: "Diversi bagnini saranno in difficoltà; governo messo con le spalle al muro"

11 nov 2021
Immagine di repertorio
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Alla luce della pronuncia sulle concessioni balneari del Consiglio di Stato che ha indicato nel 31 dicembre 2023 il termine ultimo per le proroghe, "diversi bagnini saranno in difficoltà perché, effettivamente, hanno acquisito le spiagge da poco e si trovano in una situazione un po' complicata". A sostenerlo è Mauro Vanni, già presidente della cooperativa Bagnini Rimini Sud e presidente del neonato Sindacato Balneari Confartigianato Emilia-Romagna del quale fanno parte gli imprenditori del settore delle province di Rimini, Ravenna e Ferrara.



"Su quello che il Consiglio di Stato ha sentenziato - ha osservato - non ci sono margini di manovra: sia sulla scadenza delle concessioni, sia sul fatto che la Bolkestein è la legge di riferimento e non ci sia possibilità di derogare su questo. La cosa grave - ha aggiunto - è che il Consiglio di Stato ha fatto anche delle considerazioni non dovute. Che in 20 giorni pontifichi con una sentenza di 50 pagine così dettagliata fa quasi pensare che la sentenza fosse già pronta. Praticamente ha messo il Governo con le spalle al muro dando anche giudizi pesanti sull'operato della politica". Nella pronuncia, ha aggiunto Vanni "il Consiglio di Stato è andato giù pesante: non c'è nessun accenno alla tutela e alla difesa delle piccole e medie imprese, degli investimenti, del valore di impresa costruito, del know-how, ci sono delle carenze che non riusciamo a capire. Adesso - ha concluso - speriamo che la politica sappia interpretare bene questa sentenza e dia almeno certezza per il futuro perché non venga bruciato un comparto dell'economia italiana così importante".




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