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Condannato per rapina a un parroco, ora è accusato anche di furti al Grand Hotel di Rimini

30 apr 2025
Grand Hotel di Rimini
Grand Hotel di Rimini

Era stato condannato a due anni di reclusione per aver rapinato, la scorsa estate, il parroco della chiesa di San Nicolò di Rimini, minacciandolo con un coltello alla gola. Ora, la Squadra Mobile di Rimini contesta al 37enne di Ancona, già noto alle forze dell’ordine, anche una serie di furti avvenuti al Grand Hotel nel luglio 2024.

Il 12 luglio, infatti, il sospettato era stato sorpreso mentre tentava di rubare negli alloggi del personale dell’albergo situato in piazzale Fellini. A dare l’allarme alla polizia di Stato era stato lo chef del Grand Hotel che, insieme ad alcuni colleghi, lo aveva fermato mentre cercava di impossessarsi di denaro, carte di credito e oggetti personali di valore.

Una volta identificato, il 37enne aveva ammesso il furto e aveva riconsegnato il denaro sottratto. Era stato quindi denunciato a piede libero, ma appena quattro giorni dopo era tornato a colpire, scegliendo come vittima un sacerdote.

Nei giorni successivi alla rapina, la polizia lo aveva rintracciato e arrestato alla stazione di Bologna. Recentemente, con la chiusura delle indagini sui furti al Grand Hotel, la Squadra Mobile ha ascoltato in sommarie informazioni lo chef e altri dipendenti dell’hotel, che hanno confermato di aver riconosciuto il 37enne come autore dei furti.





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