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Confindustria, Italia “resiliente” evita la recessione anche a inizio 2023

Scende il prezzo del gas e svolta sui tassi

di Monica Fabbri
18 feb 2023

Anche nei primi tre mesi del 2023 l'economia italiana evita la recessione. E' quanto prevede Confindustria: la crescita avrà una dinamica bassa, poco sopra o sotto il +0,6%, ma va meglio del previsto. Ad influire il prezzo del gas, a febbraio 56 euro/mwh, ben al di sopra dei livelli di due anni fa ma molto sotto quelli registrati nel 2022, in calo rispetto alle attese di fine anno. Una buona premessa per il 1° trimestre, per i costi delle imprese e per il percorso di rientro dell'inflazione. Per il 2023 – continua Confindustria - "c'è una generalizzata e importante revisione al rialzo rispetto alle stime post-estate, quando ci si aspettava una stagnazione o una moderata recessione". Anche il prezzo del petrolio sembra essersi stabilizzato su valori poco superiori a quelli pre-crisi. Il ribasso del prezzo dell'energia da fine 2022, "sta favorendo – scrive Confindustria - la riduzione dell'inflazione in Italia e Europa (seppur su valori ancora elevati) e questo lascia intravedere la fine del rialzo dei tassi entro il 2023 (non prima, però, di un altro paio di aumenti)”. Viceversa, cresce il costo delle materie prime non energetiche e anche la dinamica dei prezzi al netto di energia e alimentari è in salita. L'Italia si dimostra "molto resiliente", con la produzione industriale che migliora e per gennaio i dati qualitativi "dipingono uno scenario in miglioramento". Ma se da una parte l’occupazione aumenta, dall'altra manca la manodopera per una quota crescente di imprese. Infine: tengono i consumi delle famiglie anche se si registra maggior prudenza degli acquisti per l'alta inflazione e una "spesa spostata ancor più verso i discount".





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