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Consultazioni, Grillo rinvia il voto online: "No alla Lega". Salvini: "Incredibile"

Oggi gli incontri con le parti sociali

10 feb 2021
Beppe Grillo (beppegrillo.it)
Beppe Grillo (beppegrillo.it)

Colpo di scena sulla sorte del governo Draghi. Lo scontro tra i Cinque Stelle costringe Grillo a rinviare il voto degli iscritti su Rousseau per evitare una spaccatura che può essere fatale al tentativo dell'ex presidente della Bce.

'Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po' di pazienza. Ho detto no alla Lega e lui mi ha risposto... non lo so, vediamo...', dice Grillo nel video in cui definisce Draghi 'un grillino'. Arriva la replica di Salvini: 'Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti'.




Il sì a Draghi da Berlusconi, Zingaretti, Salvini e delegazione M5S ha chiuso il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato che oggi vedrà le parti sociali. Sulla strada del professore l'unico stop è quello di Fratelli d'Italia: 'Ha detto no alla flat tax', dice Meloni. Salvini invece conferma piena apertura, anche sul fisco: 'Non aumenta le tasse. Chiediamo la pace fiscale'. Svolta della Lega anche al Parlamento europeo con il sì al Recovery. Credito senza condizioni da Berlusconi, al ritorno in prima persona alle consultazioni. Il Pd non pone veti: 'La Lega? Il perimetro del governo lo decide Draghi', dice Zingaretti. "Conversione a U su Draghi? Ancora dobbiamo mettere al voto" il sì a Draghi e "ancora dobbiamo prendere tempo. Noi oggi dobbiamo fare un governo che deve essere puntellato con chiarezza e con proposte concrete. Il motivo del sì a Draghi non è che se fossimo tornati in Parlamento saremmo contati meno".

Al via oggi gli incontri delle parti sociali con il premier incaricato Mario Draghi. Chiuso il secondo giro di consultazioni con i partiti, si apre il dialogo con i sindacati e le imprese, in un fitto calendario di appuntamenti da mercoledì mattina alla Camera dei deputati. Un passaggio atteso. Era stato lo stesso Draghi, subito dopo aver ricevuto l'incarico per la formazione di un nuovo governo, al Quirinale, a dirsi "fiducioso che dal confronto con i partiti ed i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile e positiva". Parole che hanno portato i sindacati a vedere l'avvio di una nuova fase e a richiamare anche la concertazione sul modello di Carlo Azeglio Ciampi. In programma un lungo giro di incontri che vedrà partecipare in mattinata prima l'Abi e l'Ania, quindi Confindustria con il presidente Carlo Bonomi, Confapi, e poco dopo Cgil, Cisl e Uil con i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. A seguire l'Ugl e tra gli altri, nel pomeriggio, Unioncamere, le diverse associazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani e poi l'Alleanza delle cooperative.


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