
Ieri in Senato l'approvazione definitiva del decreto sicurezza, vediamo cosa cambia.
Sono 14 i nuovi reati introdotti, 9 le aggravanti aggiuntive.
Pene più aspre per chi impiega minori nell'accattonaggio, fino a 5 anni di reclusione, e contro chi commette truffe agli anziani.
Altra aggravante è il luogo ove avvengono i reati: più gravi se commessi all'interno o vicino a stazioni ferroviarie o metropolitane, o sui convogli di trasporto passeggeri.
Introdotto il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, con procedura d'urgenza per il rilascio dell'immobile e conseguente reintegrazione del possesso: qui c'è la reclusione da 2 a 7 anni.
Stretta anche sulle manifestazioni, per chi danneggia e chi commette violenza alla persona o minaccia, con reclusione fino a 5 anni, ma previsto anche l'arresto in flagranza differita.
Poi la cosiddetta norma anti Gandhi, diventa illecito penale il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione col proprio corpo: fino a un mese di carcere. Se avviene nel corso di una manifestazione, la pena può arrivare fino a 6 anni.
Stretta assoluta sulla cannabis, con divieto di importazione, lavorazione, commercio, trasporto, per tutta la filiera.
Poi le detenute madri, finora era obbligatorio rinviare la pena per loro, o per le donne con figli sotto i 3 anni, ora diventa facoltativo, e i figli andranno, comunque, negli Icam, gli istituti a custodia attenuata.
Era una delle norme più contestate e anche al centro dei rilievi del Quirinale, insieme alla norma sulle sim telefoniche, che poi è stato modificato: per acquistarne una, un migrante dovrà presentare un documento d'identità, non più il permesso di soggiorno come prevedeva il disegno di legge.
Per le forze dell'ordine invece più tutele: raddoppio delle spese legali, con tetto fino a 10mila euro, per forze dell'ordine, forze armate o agenti indagati per fatti inerenti al servizio. Gli agenti potranno anche portare alcune armi senza licenza quando non sono in servizio.
Le cosiddette norme anti ecovandali, si prevede anche qui reclusione da 6 mesi a un anno per chi imbratta bene mobile o immobile.
Arriva il nuovo reato di rivolta in carcere, punibilità con la reclusione da 1 a 5 anni, ed è punita anche la resistenza passiva.
Misure contro no-tav e no-ponte, prevista aggravante per violenza o minaccia a pubblico ufficiale se commessa per impedire la realizzazione di un'opera pubblica strategica, come ad esempio sarà il Ponte di Messina.
Si rendono permanenti alcune norme di garanzia per gli agenti dei Servizi tra cui la non punibilità di condotte come la partecipazione e “direzione o organizzazione di associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico”.