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Covid: preoccupazione per la variante Delta. Segreteria Esteri: a San Marino "nessun rischio diretto" ma non si escludono misure future

In un documento del Ministero della Salute allerta per la diffusione della variante in Europa

12 lug 2021
Nel servizio, l'intervista ad Alessandra Bruschi (direttore generale Iss)
Nel servizio, l'intervista ad Alessandra Bruschi (direttore generale Iss)

Sono 2.535 i casi di Covid direttamente riconducibili alla partecipazione alle partite degli Europei, dall'inizio del campionato all'8 luglio. Lo rende noto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, a poche ore di distanza dalle dichiarazioni del responsabile tecnico dell'Oms per la crisi Covid Maria van Kerkhove che ha parlato di una situazione “devastante” sul piano dei contagi, riferendosi alle immagini di tifosi italiani e inglesi in occasione della finale. “La pandemia – dice - non si prende una pausa”. A preoccupare di più è la variante Delta.




In Italia il sottosegretario alla Salute Sileri, prevede una sua predominanza nella penisola entro 10 giorni. Il ministro della Salute Speranza insiste sulla necessità di vaccinare la popolazione, rispondendo a una domanda su eventuali nuove misure restrittive in arrivo. E si pensa di limitare gli spostamenti tra Stati, soprattutto per i passeggeri in arrivo da aree come Regno Unito, Spagna e Portogallo.

A San Marino non ci sono rischi diretti per le varianti, dice il Segretario agli Esteri, che però non esclude di poter applicare, se necessario, restrizioni in ingresso dagli Stati con rischio elevato. In un documento del Ministero della Salute si parla di “impatto rilevante” della diffusione delle varianti, guardando all'aumento delle interazioni tra persone e a una vaccinazione da completare. Nel testo ci si sofferma sull'incremento dei contagi specie dopo i viaggi. Il Ministero prevede dunque un aumento “repentino” dei casi giornalieri in tutte le fasce d'età, soprattutto i più giovani, senza un crescita delle vaccinazioni. Da qui, la richiesta di monitorare la situazione, tracciare, e applicare misure di contenimento, insieme alla strategia vaccinale.

Nel servizio, l'intervista ad Alessandra Bruschi (direttore generale Iss)





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