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Covid, segni di rallentamento per la pandemia

Meno tamponi da fine settimana ma l'incremento non supera i 90mila. Emilia Romagna, prima Regione a sperimentare l'autotesting per i vaccinati

di Francesca Biliotti
17 gen 2022
dalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

Segni di rallentamento dell'epidemia si vedono, ma la curva dei decessi è in salita e sarà anche l'ultima a scendere, come già avvenuto nelle precedenti ondate. La crescita improvvisa di casi nell'ultimo mese sta facendo emergere una nuova criticità, quella di persone che si presentano per operazioni di altro genere, tumore o frattura, e risultano positivi all'ingresso in ospedale. Lo sottolineano i Rianimatori, che lamentano mancanza di protocolli e spazi dedicati per questo tipo di casi, che genera ulteriore caos. La Valle d'Aosta a causa dell'elevata percentuale di posti nei reparti di area non critica occupati da pazienti Covid rischia il colore rosso. Scende a meno di 90mila l'incremento (83.403) in virtù dei pochi tamponi della domenica (incidenza al 15,4%); 287 i decessi, 509 i ricoverati in più, ormai oltre 19mila in tutta Italia (e +26 terapie intensive).



L'Emilia Romagna da mercoledì sarà la prima Regione a sperimentare l'autotesting, riservato ai vaccinati con tre dosi: per gli asintomatici infatti, ha spiegato l'assessore alla Salute Raffaele Donini, la positività è un problema più amministrativo che clinico. Ci si potrà autotestare con un prodotto tra quelli reperibili in farmacia e nei supermercati, basta abbiano il marchio CE e codice di 4 cifre che certifica che quel test è valido per l'uso a domicilio, e avviare il periodo di isolamento, caricando tutto sul proprio fascicolo sanitario elettronico. Con la stessa procedura, dopo una settimana si potrà segnalare la negatività e ottenere la certificazione di fine isolamento. In Regione sono oltre 11mila i nuovi positivi (11.189); 22 i decessi, uno anche a Rimini (un uomo di 82 anni), dove i casi in più sono quasi 1.500 (1.447). crescono di 62 i ricoveri in area medica, invariate le terapie intensive. E mentre Pechino annulla i piani per la vendita dei biglietti al pubblico per le Olimpiadi invernali, il governo giapponese si appresta a decretare il “quasi stato di emergenza” a Tokyo e in altre tre prefetture adiacenti a causa del progressivo aumento dei contagi.




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