MORTI SUL LAVORO

Crollo Firenze, si cerca ancora l'ultimo disperso

Operazioni riprese dopo la rimozione della trave che ha ceduto

Proseguono le ricerche dell'ultimo disperso tra gli otto operai coinvolti nel crollo avvenuto venerdì scorso, alle 8:52, nel cantiere di via Mariti a Firenze. Si tratta di Bouzekri Rachimi, 56 anni, marocchino.

Quattro le vittime di cui sono stati recuperati i corpi tra venerdì e sabato, tre i feriti. Tra le macerie del cantiere, dove è in corso di costruzione un supermercato Esselunga, stanno operando ininterrottamente i Vigili del fuoco che tra ieri e la notte scorsa hanno rimosso la trave che ha ceduto provocando il crollo a catena dei solai.

Un intervento resosi necessario in quanto, da quanto appreso, la trave si muoveva. Una volta rimossa sono potute riprendere le ricerche del disperso.

A quanto sembra, come viene riferito nel servizio del telegiornale regionale Rai dell'Abruzzo, il personale della ditta abruzzese Rdb di Atri (Teramo) - un colosso del calcestruzzo, tra le oltre 30 ditte impegnate nel cantiere fiorentino - non aveva concluso il fissaggio della trave incriminata, quando il personale di un'altra società il giorno dopo "frettolosamente" avrebbe avviato la gettata di cemento nella stessa area, all'ultimo piano della struttura.

Anche la presenza di manodopera irregolare nella stratificazione dei subappalti - decine e decine le ditte coinvolte - agita il dibattito, che cerca risposte nelle indagini e nelle norme. Le lacune nei permessi di soggiorno, nel contratto di assunzione e nelle mansioni assegnate sono un focus degli accertamenti della procura per palese interesse pubblico, specie se risulterà confermato che due operai morti erano 'irregolari'.

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