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Da domenica 12 Regioni in zona arancione, tra cui Emilia Romagna e Marche

Tagliato il traguardo del primo milione di vaccinati, ma l'Iss avverte: "In aumento la circolazione del contagio"

di Francesca Biliotti
15 gen 2021
Da domenica 12 Regioni in zona arancione, tra cui Emilia Romagna e Marche
Da domenica 12 Regioni in zona arancione, tra cui Emilia Romagna e Marche

Insieme a Emilia Romagna, Veneto e Calabria, da tempo in fascia arancione, vi entrano altre 9 Regioni, tra cui le Marche, e il Lazio per la prima volta, con Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d'Aosta. Le prime zone rosse di questo 2021 sono per Lombardia, provincia autonoma di Bolzano e Sicilia, mentre sono sei le Regioni in fascia gialla, Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, provincia autonoma di Trento e Molise.

Secondo il monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità, l'indice di trasmissibilità Rt nel periodo dal 23 dicembre al 5 gennaio è aumentato a 1,09, ed è in crescita ormai da cinque settimane. Nel computo dei dati odierni del contagio entrano anche i test antigenici, o rapidi che dir si voglia, spiega il professor Rezza. Infatti da subito la differenza è notevole, 273mila i tamponi totali effettuati, per un incremento sui casi totali del contagio di 16.146. In calo sia terapie intensive (2.522, -35) che ricoverati per Covid (22.841, 269), ma le vittime sono 477 (81.325 totali).

Buone notizie sul fronte vaccini, tagliato il traguardo del primo milione di somministrazioni, oltre 107mila in Emilia Romagna, che oggi su 15.600 tamponi effettuati riscontra 1.794 nuovi positivi (778 asintomatici). Scendono di poco le terapie intensive (231, -2), di quasi un centinaio gli altri reparti Covid (2.511, -99). 67 i decessi, 11 nel riminese, tra cui una donna di 54 anni (6 donne – rispettivamente di 54, 76, 84, 88, 91, 97 anni – e 5 uomini, di 72, 79, 83, 85 e 87 anni). I casi in più sono 307 (195 sintomatici), nelle Marche 111 in più a Pesaro Urbino.

Nel video gli interventi di Silvio Brusaferro, presidente Istituto superiore di Sanità, e di Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute


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