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Da lunedì altre 4 Regioni in zona bianca: Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo

Professor Rezza: "Per vedere gli effetti della vaccinazione dobbiamo aspettare l'immunizzazione dei giovani, che sostengono la trasmissione dell'infezione"

di Francesca Biliotti
4 giu 2021

Da lunedì altre 4 Regioni in zona bianca, l'Istituto di Sanità ritiene che da metà giugno lo sarà tutta l'Italia. Ottimismo per questa estate, pur mantenendo prudenza e attenzione. Dall'Istituto di Sanità il professor Rezza spiega i dati che vedono tutte le Regioni a rischio basso e la netta diminuzione di trasmissione, nuovi casi e ricoveri e, finalmente, anche di mortalità. Ancora presto, aggiunge, per vedere i veri effetti della vaccinazione. I giovani stanno comunque rispondendo in massa. Nel solo Veneto, che sarà in zona bianca da lunedì assieme a Liguria, Umbria e Abruzzo, già 330mila prenotazioni in una sola mattinata.



All'ospedale di Codogno, dove venne individuato il primo paziente, è stata chiusa l'area Covid. Da lunedì coprifuoco a mezzanotte, il 21 giugno sarà abolito ma le discoteche aspettano dal governo certezze per la riapertura dei locali, e in assenza di queste, minacciano, “riapriremo indistintamente dal primo luglio”. Incremento di poco più di 2500 casi (2.557 su 220.939 tamponi); ancora in calo la pressione ospedaliera (836 terapie intensive, -56; 5.488 reparti Covid, -229); 73 le vittime, in aumento da ieri (126.415).

Restano contenuti i dati anche in Emilia Romagna, l'incidenza dei nuovi positivi (150) rispetto ai tamponi (19.498) è appena dello 0,7%. Meno di 80 i ricoverati in terapia intensiva (78, -10), scendono anche gli altri reparti (448, -25). 5 le vittime. A Rimini 11 casi in più (2 sintomatici).

Da domenica l'Italia non sarà più zona a rischio Covid per la Germania. L'ingresso da terra è senza limiti, chi arriva in aereo dovrà ancora presentare un test negativo all'ingresso. Dal 9 giugno in Francia consentito l'accesso a tutti i cittadini europei vaccinati. Il ministro della Salute russo infine fa sapere di non aver ricevuto alcuna osservazione critica da Ema durante lo studio del vaccino Sputnik.

Nel video gli intervento di Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute




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