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Da una casualità una scoperta inattesa: spunta affresco trecentesco dietro il Coro della Chiesa francescana

Lavori di recupero al via, l'intervento durerà circa due mesi

di Silvia Pelliccioni
27 mag 2023
le interviste a Padre Federico Rovarin e Romeo Bigini
le interviste a Padre Federico Rovarin e Romeo Bigini

Un Cristo in pietà dipinto in una nicchia, risalente probabilmente al tardo Trecento, per secoli rimasto nascosto agli occhi dei fedeli e non solo, spunta dietro il Coro ligneo della Chiesa di Santa Croce a Villa Verucchio, luogo di culto e di arte, carico di misticismo insieme al Chiostro del Convento dei Frati Minori e al suo magnifico Cipresso monumentale, nato dal passaggio di San Francesco. Affresco emerso solo due anni fa ma per un caso fortuito: la scoperta si deve a padre Federico Rovarin, allora intento in lavori di manutenzione: "Una grande emozione" - ricorda. 

L'iter di sensibilizzazione per riportare l'opera alla luce è stato avviato in primis dal Padre guardiano Bruno Miele che ha subito reso partecipi vari enti del territorio (Soprintendeza di Ravenna e Forlì-Cesena), con il coinvolgimento del Comune di Verucchio e la supervisione dell'architetto Claudio Lazzarini e dello storico dell'arte Alessandro Giovanardi. “Comincia oggi un nuovo capitolo per il nostro convento, già meta prediletta di turisti e pellegrini da ogni parte del mondo” - commenta con soddisfazione la Sindaca Stefania Sabba. Intervento legato al “filo della provvidenza” che non sarebbe stato possibile senza il supporto di Fondazione Carim, da sempre votata “all'attenzione per il bene e per il bello” – sottolinea il presidente Mauro Ioli. Fondazione Carim che ha trovato nel Rotary di Rimini un valido partner nel progetto: “un'azione culturale interessantissima – conferma il presidente Luca Gasparini - che il Club non ha esitato ad appoggiare”. Incarico conferito dai Frati al restauratore urbinate Romeo Bigini

La scelta - spiega una nota - è quella di operare in loco, smontando parte del coro e schermando l’area dei lavori: con lo svelamento del dipinto, si procederà con le indagini e i relativi lavori di restauro, per finire con la realizzazione di un elemento di protezione scorrevole così da renderlo fruibile. Durante l’intervento, che dovrebbe protrarsi per circa due mesi, la chiesa manterrà la sua attività e, con le necessarie precauzioni e i dovuti accorgimenti, si organizzeranno momenti di visita “in cantiere” e una serie di iniziative, per accompagnare e valorizzare ulteriormente la scoperta e il restauro, che saranno annunciate nelle prossime settimane.

Nel video le interviste a Padre Federico Rovarin e Romeo Bigini, restauratore. 







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