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"Decreto di Natale": Italia per 10 giorni in zona rossa. Conte, "decisione sofferta"

Ieri l'attesa conferenza stampa del Premier italiano, con la quale sono state ufficializzate le misure anti-contagio per il periodo delle feste

19 dic 2020

Una “decisione sofferta”: così il premier Conte ha definito questa nuova stretta per le festività. L'obiettivo è evitare che pranzi, cene ed occasioni di convivialità facciano da detonatore per una terza ondata pandemica, compromettendo l'avvio dell'attesa campagna vaccinale. L'Italia sarà dunque in zona rossa dalla vigilia di Natale. E ci resterà fino al 27, e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Dieci giorni in tutto. Il 28, 29 e 30 dicembre - e il 4 gennaio – l'Italia si colorerà invece d'arancione: ci si potrà spostare liberamente all'interno dei Comuni e i negozi saranno aperti. 

Per i bar e ristoranti se ne riparla invece il 7 gennaio; anche se nelle 2 settimane precedenti sarà consentito il servizio a domicilio o l'asporto entro le 22. Un impatto pesante, insomma, per le attività. Nel decreto è comunque previsto lo stanziamento di nuovi ristori, per il comparto, per un totale di 645 milioni di euro. Da lunedì, per 3 giorni, saranno valide le misure per le zone gialle, ad eccezione della possibilità di spostarsi tra le Regioni. Pare insomma abbia prevalso la cosiddetta linea rigorista; il Premier è riuscito comunque a spuntare la deroga per due commensali non conviventi, oltre ai minori di 14 anni, che potranno spostarsi – nell'ambito della stessa Regione - per raggiungere nelle abitazioni private familiari e parenti stretti.

Il quadro insomma è piuttosto complesso, e sui territori ci si sta organizzando. Ieri, a Rimini, il Prefetto ha presieduto due incontri, per il potenziamento dei servizi di sicurezza in tutta la Provincia, in occasione delle festività. Previsto anche un monitoraggio dei social, da parte della Polizia Postale, al fine di scongiurare l'organizzazione di eventi privati, “destinati a generare inevitabilmente gravi forme di assembramento”. E poi controlli capillari affinché sia garantito il rispetto delle disposizioni inerenti la mobilità, il distanziamento personale ed il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. “Nei primi 17 giorni di dicembre – fa sapere la Prefettura – sono state 7.592 le persone controllate, con 80 sanzioni elevate”. Oltre 900, invece, le verifiche presso attività ed esercizi commerciali, con “3 provvedimenti di chiusura temporanea ed altrettanti procedimenti sanzionatori”. 

Tutte le regole da seguire durante le festività




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