BARI

Diffamò Giorgia Meloni, il pm insiste per processare Luciano Canfora

Diffamò Giorgia Meloni, il pm insiste per processare Luciano Canfora.

Si è aperta stamattina, in Tribunale a Bari, l'udienza predibattimentale del processo in cui Luciano Canfora, professore emerito dell'Università di Bari e direttore del Dipartimento Storico e Giuridico dell’Università di San Marino, è imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni. I fatti risalgono all'11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell'opposizione e il presidente del Consiglio in carica Mario Draghi. Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico 'Enrico Fermi' di Bari nell'ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni "neonazista nell'anima", "una poveretta", "trattata come una mentecatta pericolosissima". La leader di Fratelli d'Italia querelò Canfora, e nei confronti del professore la Procura di Bari ha chiesto la citazione diretta in giudizio. L'udienza è iniziata alle 9, davanti alla giudice Antonietta Guerra.

Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Canfora: tra queste i sei comitati provinciali dell'ANPI pugliese, l'ARCI Puglia e Bari-BAT, la CGIL Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza. All'esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, una ventina di manifestanti con bandiere - tra cui quella dell'Anpi - ha accolto l'arrivo in tribunale di Canfora con un applauso.

In aula la Procura di Bari ha insistito per il rinvio a giudizio nei confronti di Luciano Canfora. La richiesta del procuratore aggiungo Giuseppe Maralfa e del sostituto Giuseppe Dentamaro è arrivata al termine dell'udienza predibattimentale svoltasi questa mattina in Tribunale, a Bari, dopo che la stessa Procura aveva citato in giudizio il docente emerito dell'Università di Bari. L'avvocato di Canfora, Michele Laforgia, ha invece chiesto il proscioglimento dell'imputato "perchè il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato, o perché comunque non punibile per esercizio del diritto di critica politica", ha spiegato il legale. La presidente del Consiglio si è costituita parte civile ma non ha finora chiesto il risarcimento del danno. La giudice Antonietta Guerra si è riservata e scioglierà la riserva alle 14.20.

Qui l'aggiornamento

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