PETROLTECNICA E ROVERETA

Dipendenti davanti al comune di Coriano per chiedere risposte. Sindaco Spinelli, 'I posti di lavoro vanno difesi nel rispetto delle leggi'

Dipendenti davanti al comune di Coriano per chiedere risposte. Sindaco Spinelli, 'I posti di lavoro vanno difesi nel rispetto delle leggi'.

Questa mattina una rappresentanza di dipendenti delle aziende Rovereta e Petroltecnica si è riunita nella piazza antistante al Comune di Coriano per chiedere al Sindaco i tempi di soluzione della situazione aziendale. 

Il Sindaco, insieme al vicesindaco - riporta una nota della delegazione - ha dichiarato di non aver mai ricevuto da parte dell’azienda alcuna documentazione, relativa agli interventi dopo l'ordinanza comunale di sospensione dell'attività per "non conformità edilizia”.  Mentre sostiene che erano state presentate le planimetrie con lo stato di fatto, il titolo edilizio e gli interventi da apportare laddove necessari, così come richiesto ai tecnici delle due aziende dall’ufficio tecnico comunale, che sono stati consegnati informalmente come da loro richiesta per uno studio dei loro uffici.

La delegazione ha inoltre mostrato il documento concordato dai rispettivi avvocati, così come stabilito durante il tavolo prefettizio del 17 maggio, nel quale si descrive il percorso con i tempi, i documenti e le fasi che avrebbero dovuto portare alla risoluzione concreta della situazione attuale. Documento inviato il 13 giugno. Che il primo cittadino, riferiscono i dipendenti di Petroltecnica e Rovereta ha sostenuto prima di non aver ricevuto niente e poi che questo documento è “carta straccia” perché non accompagnato da specifiche tecniche. Di qui la decisione dei dipendenti, a gruppi di 20 - 30 persone, di mantenere un presidio costante davanti al Comune di Coriano fino a quando non sarà risolta la situazione.

C'erano una 15 di persone sotto il Comune - commenta il sindaco Domenica Spinelli, che ho incontrato con serenità. Gli ho spiegato come siamo dal punto di vista di atti". "Ma dall’incontro è emerso chiaramente che la comunicazione tra dipendenti ed azienda non è del tutto esaustiva ed a tratti fuorviante". Il primo cittadino ribadisce la volontà di fare tutto il possibile per la salvaguardia dei posti di lavoro a tutela dei lavoratori e sottolinea che il comune ha messo a disposizione i propri uffici al fine di velocizzare le pratiche che potrebbero favorire il superamento delle problematiche.

"Dopo l'ordinanza, spiega la Spinelli,  nessuno ha richiesto al Tar la sospensiva dell'ordinanza comunale, e in seguito al tavolo di crisi aperto in Prefettura, si era ipotizzato un percorso durante il quale l'azienda avrebbe dovuto presentare una richiesta di sanatoria ad oggi non pervenuta". Abbiamo bisogno di lavorare con serenità - prosegue - i posti di lavoro vanno difesi nel rispetto delle leggi". E rilancia il tavolo istituzionale nel quale si dice pronta a presentare tutti i documenti. 

All’incontro richiesto ieri dai dipendenti presso l’azienda, il Comune di Coriano non ha partecipato per rispetto dell’istituzione Prefettura, che ha messo a disposizione il tavolo tra enti per giungere alla soluzione della questione. Il sindaco Spinelli precisa: “Sulla partecipazione di Pruccoli, Rossi, Gobbi e Talacci non esprimo alcun giudizio se avvenuta in qualità di politici, che come spesso accade si schierano senza conoscere il merito delle situazioni ma solo a fine di consenso. Se invece, come apprendo dai giornali, la partecipazione è in qualità di rappresentanti delle istituzioni a cui appartengono , Regione, Provincia e gruppo di opposizione del Comune, sono a dire che avrebbero fatto meglio ad interfacciarsi con le istituzioni che rappresentano per approfondire la materia. Gravissima quindi la partecipazione di Gobbi come consigliere provinciale visto la sua presenza sul tavolo della prefettura quale delegato della Provincia. Bene hanno fatto tutte le altre forze politiche non presenti, le quali, sin dall’inizio, si sono informate personalmente con me e hanno compreso che la questione è tutta gestionale e non da alcun possibilità di discrezionalità politica. La difesa del posto di lavoro passa dal rispetto delle leggi è degli essere umani.”

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