POLITICA ITALIA

Diritti e aborto, critiche da Commissione europea e Spagna

Divampa il tema che riguarda la vita delle persone, dopo l'emendamento inserito nel decreto d'attuazione del Pnrr

Il dibattito politico si concentra sul tema dei diritti, divampato grazie all'emendamento inserito nell'ultimo decreto di attuazione del Piano di ripresa e resilienza, approvato con la fiducia alla Camera ed ora atteso in Senato. E' un tema divisivo, su un ordine del giorno del Pd sui consultori e il diritto di aborto anche 15 parlamentari leghisti si sono astenuti, tra cui il capogruppo. Una portavoce della Commissione europea ha parlato di aspetti “che non sono coperti e non hanno alcun legame col Pnrr, come la legge sull'aborto”, e nei giorni scorsi anche la ministra spagnola per l'Uguaglianza, Ana Redondo, aveva criticato l’emendamento.

La ministra Roccella aveva ricordato che la presenza nei consultori di associazioni di volontariato, tra cui anche quelle antiabortiste, era già prevista dalla legge 194. Tuttavia non sfugge a nessuno il forte valore politico dell'emendamento, che da' legittimità ad una pratica finora portata avanti a livello locale. “Un attacco molto preciso al tema dei diritti e in particolare delle donne”, ribadisce il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che si è visto presentare ricorso al Tar dal governo contro le delibere regionali sul fine vita. “Noi non abbiamo approvato una legge – ha spiegato Bonaccini – abbiamo applicato una sentenza della Corte Costituzionale proprio per evitare un Paese nel quale ogni Regione si fa la sua legge”.

Nel video le interviste a Alberto Bagnai, deputato Lega, e a Vittoria Baldino, deputata Movimento 5 Stelle

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