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Discoteche: Silb, un milione di euro per i locali della Regione

Indino (Silb-Fipe): "ora resti acceso faro su forme sfacciate abusivismo"

13 apr 2022
@pixabay
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È in arrivo dalla regione Emilia-Romagna, un milione di euro a fondo perduto per le discoteche del territorio. Lo annuncia il presidente regionale del Silb-Fipe, Gianni Indino alla luce dell'incontro avuto ieri con l'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini a margine di un convegno dedicato ai balneari nella sede di Confcommercio della provincia di Rimini. "Abbiamo ripreso il discorso relativo ad ulteriori sostegni a fondo perduto a favore dei locali da ballo della nostra regione, promessi qualche mese fa dal presidente Bonaccini - spiega Indino -: l'assessore ha confermato che la Regione nel novero dei pacchetti di misure per le imprese ha inserito a titolo definitivo anche una cifra molto importante a sostegno delle discoteche. Si tratta di un milione di euro, che in ordine di tempo rappresenta il terzo intervento a favore delle nostre imprese".

In questo modo, prosegue il presidente del sindacato dei locali da ballo emiliano-romagnoli, "ancora una volta la Regione, nelle persone di Bonaccini e Corsini, si è dimostrata attenta e sensibile alle esigenze di quello che è stato forse il settore più colpito dalla pandemia, con due anni di chiusura forzata pressoché continua, se si escludono 15 giorni nell'estate del 2020. Per questo non posso che ringraziarli anche pubblicamente". Tuttavia, con la consapevolezza che "ripartire per le nostre imprese non è facile" ora, a giudizio di Indino, occorre "tenere alto il livello di professionalità che alimenta la qualità dell'offerta e la tutela della salute e della sicurezza degli avventori".

"È chiaro - argomenta - il mio riferimento alle forme ormai sfacciate di abusivismo che scimmiottano le nostre attività senza autorizzazioni, con un'offerta al ribasso che diminuisce di conseguenza la disponibilità da parte dei gestori dei locali di fare investimenti per aggiornare e migliorare strutture e tecnologie". Quindi, conclude Indino, "chiediamo a gran voce che rimanga acceso il faro su questo annoso problema, che nel corso degli anni è diventato uno scempio, con la conseguente scomparsa di decine e decine di regolari imprese da ballo sul territorio emiliano-romagnolo".





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