SANITÀ

Disturbi post Covid: l'allarme lanciato dall'Ordine italiano degli Psicologi: "Serve il bonus salute mentale"

Niente sostegno a chi affronta le conseguenze psicologiche più pesanti causate dalla situazione pandemica. Nella manovra da 36 miliardi e mezzo entrata in vigore il primo gennaio sono previsti fondi per il sostegno psicologico degli studenti, ma sono saltati quelli dedicati alla salute mentale di chi, senza avere per forza un disturbo diagnosticato, ha bisogno di assistenza a fronte di depressione, ansia o paura, e non ha la possibilità economica di accedere a questo servizio. Nel frattempo è netto l'incremento di disturbi post Covid. In numeri, nel corso della pandemia, a livello mondiale i casi di depressione sono aumentati del 28% e quelli di ansia del 26%. In Italia i disturbi clinici hanno toccato punte del +80%, attestandosi su una media del +60% se si guarda alla fascia d'età adolescenziale.

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Da qui l'appello al governo e alle forze politiche dell'Ordine nazionale degli psicologi, per voce del presidente Davide Lazzari, che denuncia una situazione preoccupante: "Servono provvedimenti strutturali ed emergenziali. Il bonus psicologico è una misura necessaria. Accanto a ciò, serve l'inserimento degli psicologi nelle scuole, dove si rischia di andare in Dad e c'è un disagio particolare tra bambini e adolescenti". Emerge l'inadeguatezza del servizio sanitario italiano a livello di assistenza psicologica, con una riduzione del personale di 650 unità poco prima dello scoppio della pandemia e liste d'attesa infinite. Intanto continuano ad aumentare le richieste di aiuto di donne e adolescenti, a fronte anche di una crescita degli episodi di violenza dentro e fuori le mura domestiche. Un campanello d'allarme che non può essere ignorato.

Nel video l'intervista al presidente dell'Ordine italiano degli psicologi, Davide Lazzari

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