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È moria di uccelli nel Ravennate, scattano i sequestri

9 ott 2019
Foto Ansa
Foto Ansa

Migliaia di uccelli morti, anatre come germani e folaghe, trampolieri come le avocette, altre centinaia agonizzanti. L'ecatombe si sta consumando in una Valle del Delta del Po, la valle Mandriole, nel Ravennate. La causa, secondo le analisi eseguite finora, può essere individuata nel botulismo aviare: un ceppo del botulino che colpisce gli uccelli. Si tratta della tossina C, molto tossica per anatre e oche, non letale per l'uomo ma devastante sull'avifauna. Tra l'altro manca ancora un 'censimento' di quali e quante specie siano state colpite e in che proporzioni. Due appaiono essere i fattori che hanno agito sull'epidemia: il mancato approvvigionamento di acqua, ora ripristinato, e un'estate calda e siccitosa.

Il sito colpito dall'epidemia è molto prezioso dal punto di vista ambientale: è una delle zone umide costiere di acqua dolce nelle quali vivono specie rare e protette. Su questa imponente moria di avifauna i riflettori si sono accesi nel fine settimana, con la denuncia di associazioni ambientaliste di almeno mille esemplari recuperati morti e centinaia agonizzanti. Secondo le ultime stime, gli uccelli morti ammontano a circa 2.200 esemplari sui 4.000-4.500 in precedenza censiti nell'intera valle ravennate, la metà dell'avifauna.

Oggi sono scattati i primi sequestri su alcune aree della Valle della Canna, nell'ambito del fascicolo aperto dalla Procura contro ignoti. Due le ipotesi di reato che appaiono configurabili sulla base dell'esito degli accertamenti: l'inquinamento e il disastro ambientale. I sequestri fanno seguito al sopraluogo del procuratore Alessandro Mancini assieme ai comandanti di polizia locale e carabinieri forestali. L'Ente Parco lunedì ha inoltre sospeso la caccia nel raggio di tre chilometri dalla zona colpita.



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