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È morto il musicista Ezio Bosso, aveva 48 anni

Lo scorso gennaio aveva diretto l'orchestra Europe Philharmonic per il centenario felliniano

15 mag 2020
@comuneRimini
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Ezio Bosso  è morto all'età di 48 anni. Direttore d’orchestra, compositore e pianista. Era nato a Torino il 13 settembre del 1971. Da anni, ormai, conviveva con una malattia degenerativa che gli fu diagnosticata subito l’intervento per un tumore al cervello.

La commozione, quando nel 2019 ha annunciato di non poter piu' suonare a causa della malattia ("Ho due dita che non rispondono piu' bene"). La dolcezza, quando recentemente, in lacrime, in una intervista sulla Rai ha visto le immagini della sua orchestra suonare, con la musica in pieno lockdown ("Mi commuove la mia orchestra, la musica e' necessita', come respirare, come l'acqua"). E il batticuore, come ogni volta che lo abbiamo visto con l'inseparabile bacchetta, con la sua camicia aperta o una t-shirt nera su un paio di jeans, dare andamento, tempo, dinamiche ai musicisti della sua orchestra. Indubbiamente Ezio Bosso e' stato un direttore d'orchestra, un pianista, un compositore, che ha saputo emozionare. Fin da subito, da quando nel 2016 Carlo Conti, invitandolo a Sanremo, lo ha fatto conoscere al grande pubblico: con la sua Following a bird conquisto' il cuore degli italiani. La notizia della sua morte, improvvisa quanto non inattesa, avra' fatto scendere piu' di qualche lacrima. 

In una recente intervista aveva indicato la strada per il futuro della musica: "Necessita, per il musicista, distribuirla a tutti e far star bene. Per ripartire non ha bisogno di molto, ma di visione e speranza. Non rilegata alla solita cenerentola che puoi far da casa, e basta e avanza. Il distanziamento sociale? È pericoloso. Un conto e' il distanziamento di sicurezza. Fa perdere l'umanita', e' una delle nostre funzioni di uomini che si occupano degli altri. Siamo nati per stare insieme, con i nostri dovuti momento di solitudine"

Lo scorso gennaio per lui applausi senza fine e bis finali al Teatro Galli di Rimini dove aveva entusiasmato il pubblico alla guida della Europe Philharmonic, orchestra che raccoglie elementi da tutto il continente. ll concerto faceva parte del ricco cartellone di appuntamenti di “Fellini 100. Un compleanno lungo un anno”, 

Tra i primi messaggi anche il comune di Rimini: "Nel momento in cui si intravede un po’ di luce dopo un periodo tra i più bui della storia recente, la notizia della morte del Maestro è un dolore improvviso che getta nello sconforto. La perdita di un artista di tale sensibilità, grazia e talento è un vuoto incolmabile e che può trovare consolazione solo attraverso il grande patrimonio di musica e di emozioni che ha lasciato in eredità al mondo. La mente in queste ore non può che andare all’immenso regalo che pochi mesi fa il Maestro ha fatto alla città di Rimini, nell’omaggio a Federico Fellini presentato al Teatro Galli, il 19 gennaio scorso, dopo due giorni di prove aperte al pubblico. E’ stato l’ultimo concerto nel quale il Maestro ha diretto la sua Europe Philharmonic Orchestra, un progetto da lui curato e che amava particolarmente".  “Maestro non è solo un appellativo un po’ abusato. I maestri veri sono quelli che hanno cambiato qualcosa, che indicano la strada. I grandi Maestri non hanno tempo” diceva. E non c’è dubbio che Ezio Bosso è stato, è, e sarà sempre un grande Maestro”.

Tanti i messaggi di cordoglio, tra questi Stefano Bonaccini: "Perdiamo un artista unico e una persona straordinaria. Un onore averlo avuto qui, a Bologna e nella nostra comunità regionale: grazie Maestro.


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