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Effusioni fuori luogo (e fuori tempo) denunciati due fidanzatini

Fiamme gialle scoprono una serigrafia che confezionava mascherine con 'griffe' taroccate

10 apr 2020
Effusioni fuori luogo (e fuori tempo) denunciati due fidanzatini

Sono stati sorpresi ad amoreggiare due fidanzatini, lui riminese, lei residente fuori provincia, scoperti dalla Polizia locale di Rimini in un auto ferma in un parcheggio. Oltre alle sanzioni per essere usciti di casa, sono stati denunciati anche per “atti osceni in luogo pubblico”. E' solo uno dei tanti casi di comportamenti irresponsabili messi in luce dalla Polizia Locale che annuncia un fine settimana di controlli serrati. In centro storico due persone bivaccavano davanti al mercato coperto, un giovane è stato sorpreso in giro con della droga. Un cittadino romeno sfrecciava in auto in via Regina Elena di ritorno dalla visita alla fidanzata. Si è beccato anche la multa per sorpasso pericoloso e alta velocità. Già a partire da questo fine settimana di Pasqua, il Comando della Polizia locale ha predisposto un innalzamento il livello dei controlli per quantità e qualità. Uno sforzo eccezionale che durerà per tutto il periodo di queste feste, in cui sono previste otto pattuglie per ciascun turno di lavoro, per un totale di oltre 50 agenti che si concentreranno soprattutto nelle zone dei parchi, nella spiaggia, nelle strade chiuse con il confine sud, nel centro storico e sui varchi della statale 16.

Fra le scuse poco plausibili addotte da persone fermate dai Carabinieri di Novafeltria, quella di un 62enne di Rimini che, controllato in località Dogana del Comune di Verucchio, ha detto ai militari di essersi perso. Mentre un 30enne di San Leo, a suo dire, si stava dirigendo alla caserma di Villa Verucchio per chiedere alcune informazioni. Il ragazzo, in un primo momento, non si era neanche fermato all'alt dei Carabinieri.

Intanto la Guardia di Finanza è impegnata nei controlli delle aziende che, pur di superare l’obbligo di chiusura imposto dagli ultimi DPCM, hanno dichiarato di aver riconvertito l’oggetto della propria attività in quello di “produzione e/o vendita di dispositivi di protezione anti-Covid” (ossia “mascherine” o altri dispositivi). Scoperta una serigrafia,  dove effettivamente c'era produzione e confezionamento di mascherine di tipo “chirurgico”, ma oltre a quello, nei locali aziendali ha trovato una stampante intenta nella produzione di decine di “stencil” raffiguranti noti marchi della moda (come Gucci, Dior, Prada, Balenciaga, Saint Laurent, Supreme, Givenchy, VLTN, Dsquared, Juventus), che  andavano impresse sul tessuto delle “mascherine”, al fine di trasformarle in ricercati “accessori di moda”. Al termine delle operazioni, il titolare della serigrafia e il committente dell’illecita produzione sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Rimini, per il reato di contraffazione dei marchi. 


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