L'Europa chiede "correzioni consistenti" alla manovra: intanto reddito di cittadinanza e quota 100 spariscono

Quota 100 e reddito di cittadinanza spariscono dalla manovra di bilancio approdata alla Camera. Sono l'oggetto del braccio di ferro del governo italiano con l'Unione Europea.

Chissà se alla fine il rapporto deficit Pil sarà davvero abbassato a meno del 2%, dal 2,4% che era stato ipotizzato. Servono modifiche entro il 17 dicembre, e 7-8 miliardi di euro per placare le ire dell'Unione ed evitare la procedura d'infrazione. “Siamo troppo avanti per fermarci adesso”, dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha lavorato molto per trovare un'intesa coi partner europei, i quali apprezzano il cambio di tono, ma chiedono anche “correzioni consistenti”, ribadisce il vice presidente della commissione Dombrovskis. Intanto le novità più attese, ossia reddito di cittadinanza e “quota 100”, la modifica sostanziale alla legge Fornero, per il momento spariscono dalla manovra approdata alla commissione bilancio della Camera. Se ne parlerà in Senato.
Tra i 50 emendamenti presentati dal governo, c'è un abbassamento delle tasse sui capannoni industriali, dal 20 al 40%, 4000 assunzioni nei centri per l'impiego, fondi per limitare le liste d'attesa in sanità e agevolazioni per le piccole farmacie rurali. Per la Liguria è previsto un possibile aumento di 5 centesimi al litro sulla benzina, la Regione potrà applicarlo, ma questa ha subito smentito l'incremento e promette solo “euro destinati alla lotta al dissesto idrogeologico”. Infine arrivano anche 39 milioni in 4 anni per le attività logistico organizzative del G20 in Italia, ma anche 30 milioni di contributi straordinari al Cnr, centro nazionale delle ricerche.

Francesca Biliotti

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