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Fase 2 a Rimini: verso l'esenzione di Cosap e Tari per gli esercizi in "lockdown"

Più spazio alle attività favorendo il distanziamento sociale e la sicurezza

di Luca Salvatori
2 mag 2020

Prosegue il lavoro del Comune di Rimini su un pacchetto di misure che si propone di dare un supporto alle imprese nella “fase 2”.

Nuovo tassello del progetto “Rimini Open Space” la cui filosofia di fondo è allargare gli spazi della città attraverso un nuovo modo di fruizione delle oltre 2mila attività del territorio, garantendo il distanziamento fisico e relazioni in sicurezza. L'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini ha annunciato che il Comune sta definendo un piano straordinario, rivolto a tutte le attività in “lockdown”, per l'esenzione dal Cosap – il canone per l'occupazione del suolo pubblico – e dalla Tari, la tassa sui rifiuti. Un intervento che, dopo il via libera definitivo del Consiglio Comunale, dovrebbe scattare a Giugno. Comporterà minori entrate per sei sette milioni di euro e si aggiunge agli altri 25 milioni di euro, determinati dal rinvio al 31 luglio di tutte le scadenze delle tariffe locali. Abbiamo gettato il “cuore oltre l'ostacolo”, commenta l'assessore Brasini, chiarendo che il comune metterà in campo le esenzioni Cosap e Tari, con risorse del proprio bilancio, attraverso avanzo e quota mutui. Oltre all'esenzione Tari, totale, per chi ha dovuto chiudere, è prevista una riduzione per le attività che sono rimaste aperte con restrizioni e un abbattimento parziale per le attività stagionali. L’obiettivo di fondo dell'esenzione Cosap è dare più spazio ai pubblici esercizi, mettendo a disposizione gratuitamente più metratura per occupazioni di suolo pubblico in tutta la città favorendo così il distanziamento sociale e la sicurezza.


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