Ci sono anche i romagnoli Michela Monte (Rimini) e Carlo Alberto Biasioli (Conselice) sul volo partito alle 12:45 da Tel Aviv con destinazione Istanbul, con un charter che riporterà i primi 26 cittadini italiani a casa. Questo gruppo, precisa una nota della Farnesina, "ha accettato di firmare il foglio di via e ha avuto quindi una procedura accelerata per la partenza". Gli altri 15 italiani – ha spiegato il ministro Tajani - "non hanno firmato il foglio di rilascio volontario e dovranno attendere l'espulsione per via giudiziaria, che avverrà la prossima settimana”.
Un segnale di sollievo dopo ore di incertezza. Proprio nella serata di ieri la famiglia Monte aveva pubblicato un messaggio su Facebook pieno di apprensione e speranza: "Ringraziamo tutti per il sostegno e l’affetto per Michela, appena avremo notizie cercheremo di aggiornarvi. Dalle 24 di ieri non abbiamo più contatti con Michela. Ci ha scritto che era prossima l’intercettazione, dopo essere stati colpiti dagli idranti".
Intanto il team legale della Flotilla ha presentato un esposto alla Procura di Roma per il sequestro degli attivisti e per l'attacco subito in acque internazionali. Lo ha detto la portavoce del Global Movement to Gaza, Maria Elena Delia, in una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il senatore riminese Marco Croatti insieme agli altri tre parlamentari che erano a bordo della imbarcazioni e già rientrati in Italia nella giornata di ieri.
"Sono stato portato via da una barca con una bandiera italiana, insieme a persone che volevano portare speranza a Gaza – ha detto il senatore -. Ci hanno minacciato come terroristi, ma avevamo solo aiuti umanitari" ha aggiunto.