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Formigoni è in carcere, richiesta la detenzione domiciliare

22 feb 2019
Roberto Formigoni
Roberto Formigoni
La difesa di Roberto Formigoni, condannato ieri in via definitiva a 5 anni e 10 mesi per il caso Maugeri-San Raffaele, ha depositato una istanza per chiedere la detenzione domiciliare per l'ex governatore lombardo. La richiesta è stata presentata dall'avvocato Mario Brusa, storico difensore di Formigoni al sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamamma. Il pg stamane ha firmato l'ordine di carcerazione per Formigoni che è già arrivato nel carcere di Bollate. Ieri Formigoni si è visto rigettare il ricorso. Per l'imprenditore Claudio Farina, al quale sono stati confermati i 3 anni e 4 mesi per riciclaggio decisi dalla Corte d'Appello di Milano, è prevista la sospensione dell'esecuzione della pena. "Umanamente dispiaciuto" è come il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si è definito alla notizia della condanna di Roberto Formigoni, l'ex presidente della Lombardia che ha a lungo militato in Forza Italia.

Nato a Lecco nel 1947, politicamente Formigoni è cresciuto nella Dc. Si è laureato in Filosofia alla Cattolica. Ma sulla sua formazione l'impronta forte è stata soprattutto quella di don Luigi Giussani, il fondatore di Cl, di cui Formigoni è allievo, tanto da consacrare la sua vita ai precetti del movimento. Fondatore del Movimento Popolare, alle elezioni europee del 1984 Formigoni è stato recordman di preferenze (450mila). Rieletto nel 1989, per un periodo è stato anche vicepresidente del Parlamento europeo finché nel 1993 è arrivata la nomina a sottosegretario all'Ambiente del governo Ciampi. Con l'arrivo di Silvio Berlusconi, Formigoni ha fatto la sua scelta di campo: fuori dal Ppi per fondare il Cdu con Rocco Buttiglione, e poi confluire in Forza Italia e nel Pdl. Un lungo rapporto con il Cavaliere fino all'adesione all'Ncd di Angelino Alfano, poi Alternativa popolare e infine in Noi per l'Italia.

Negli anni in cui ha guidato la Lombardia, a più riprese si è parlato di un suo salto alla politica nazionale. Per due volte - nel 2006 e nel 2008 - Formigoni è stato eletto al Senato ma ha deciso di rimanere a Milano. Negli anni ha portato avanti una serie di riforme, la più importante quella del sistema sanitario, con l'apertura al settore privato. Le indagini - proprio riguardo un giro di tangenti nella sanità - lo hanno travolto nel 2012. L'anno dopo, eletto al Senato, ha abbandonato il Pirellone per diventare presidente della commissione Agricoltura. Alle scorse elezioni, candidato Noi per l'Italia, non è stato invece rieletto. Nel frattempo il processo a suo carico è andato avanti con una condanna a sei anni in primo grado, salita a sette anni e sei mesi in appello lo scorso settembre, per arrivare infine al giudizio definitivo della Cassazione con la condanna a cinque anni e dieci mesi.

fm

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