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Furti, aggressioni e una rapina nel riminese: misure cautelari per due giovani

18 apr 2025
Foto archivio RTV
Foto archivio RTV

I Carabinieri della Stazione di Misano Adriatico hanno dato esecuzione a due misure cautelari emesse dal GIP del Tribunale di Rimini, su richiesta della Procura locale, nei confronti di un 26enne residente a Cattolica e di un 24enne originario della provincia di Matera. Le misure arrivano al termine di una complessa e articolata indagine, avviata nel 2024, che ha permesso di attribuire ai due giovani la responsabilità di almeno dieci episodi criminali avvenuti tra Cattolica, Misano Adriatico e Riccione.

I fatti contestati si concentrano in un periodo di diversi mesi, durante i quali i due soggetti, spesso agendo di notte, avrebbero messo a segno numerosi furti con effrazione ai danni di esercizi commerciali. In molti casi, il 26enne è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre si muoveva a bordo di una bicicletta per raggiungere i locali da colpire. Una volta giunto sul posto, utilizzava arnesi da scasso per infrangere vetrine e finestre e introdursi nei locali.

Tra i colpi documentati, spiccano due episodi in cui l’indagato ha sfondato vetrate per appropriarsi del fondo cassa e di tutto ciò che riteneva di valore: tra la refurtiva risultano anche una PlayStation 5, bottiglie di superalcolici, occhiali da sole e persino un dispositivo POS.

In un altro tentativo di furto, sempre a Cattolica, il soggetto cercava di entrare in un bar arrampicandosi con l’aiuto di un tavolino: non riuscendo a penetrare dalla finestra, si accaniva contro la vetrata d’ingresso, prendendola a calci e colpendola con una mazza.

Ma l’attività criminale non si limitava ai furti. Tra le accuse più gravi c’è una brutale aggressione avvenuta nel giugno 2024 in un bar di Misano Adriatico. I due giovani, secondo la ricostruzione dei Carabinieri, avrebbero dato in escandescenze dopo un banale diverbio con altri clienti, lanciando sedie e bicchieri contro due avventori.

L’aggressione ha provocato il ferimento serio di uno dei due, con una frattura al naso e un trauma cranico, mentre l’altro ha riportato una lesione al braccio. Durante il parapiglia, sono stati anche distrutti vetri e arredi del locale. In quell’occasione, i Carabinieri di Riccione riuscirono ad arrestare in flagranza il 24enne lucano, mentre il complice si era già dato alla fuga.

Quest’ultimo venne successivamente identificato e denunciato per furto, danneggiamento e lesioni personali. Altro episodio inquietante è la rapina messa a segno, sempre nel giugno 2024, in un caffè di Riccione. I due avrebbero avvicinato un turista seduto a un tavolino, inizialmente intrattenendolo con modi amichevoli.

Improvvisamente, mentre uno lo distraeva, l’altro lo colpiva alle spalle e afferrava il borsello dell’uomo, contenente denaro e documenti, per poi fuggire a piedi. La vittima aveva tentato di inseguirli senza successo. Le successive indagini si sono basate sull’analisi delle immagini di videosorveglianza, su riconoscimenti fotografici da parte delle vittime e su verifiche tecnico-scientifiche, anche di tipo biologico, che hanno confermato la responsabilità dei due in almeno dieci episodi, quasi tutti aggravati da recidiva e danneggiamenti violenti.

In virtù della gravità dei fatti e della pericolosità sociale dimostrata, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 26enne cattolichino, che era già sottoposto agli arresti domiciliari per un’altra causa e aveva più volte violato le misure imposte. Per il 24enne lucano, invece, è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di provenienza.

L’inchiesta, che ha visto il lavoro sinergico tra più Stazioni dei Carabinieri della Riviera, rappresenta un importante risultato nel contrasto alla microcriminalità che colpisce con frequenza soprattutto le aree turistiche, specialmente durante la stagione estiva.





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