GIORNATA MONDIALE

Giornata del suolo: in Italia il cemento ne divora 2 metri quadri al secondo

L'allarme del Wwf: serve una legge apposita per impedire nuove costruzioni in aree libere e stimolare il recupero di quelle già occupate

Giornata del suolo: in Italia il cemento ne divora 2 metri quadri al secondo.

L'Italia perde 2 metri quadri di suolo al secondo, divorata soprattutto dal cemento. Nel 2021 la media è stata di 19 ettari al giorno, il valore più alto degli ultimi 10 anni come emerge dai dati dell'Ispra diffusi per la Giornata mondiale del suolo. A lanciare l'allarme è il Wwf: ad oggi 21.500 chilometri quadrati di suolo italiano sono cementificati, e solo gli edifici occupano 5.400 chilometri quadrati, una superficie pari alla Liguria. I danni sono sotto gli occhi di tutti: un dissesto idrogeologico che provoca tragedie come quelle di Casamicciola e che dal 2000 al 2019 tra frane, valanghe e alluvioni ha causato nel nostro Paese oltre 438 morti.

Ma i servizi offerti dal suolo sono tanti: dalle produzioni agricole a quella del legname, dallo stoccaggio di carbonio al controllo dell'erosione, dall'impollinazione alla regolazione del microclima, dalla rimozione di particolato e ozono alla disponibilità e purificazione dell'acqua fino alla regolazione del ciclo idrologico. Nonostante ciò, il suolo continua ad essere invaso, impermeabilizzato e cementificato a livelli impressionanti. Come evidenziato dall'Ispra - l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale -, il suolo perso in Italia dal 2012 ad oggi avrebbe garantito l'infiltrazione di oltre 360 milioni di metri cubi di acqua piovana che, restando sulle superfici impermeabilizzate da asfalto e cemento, non sono più disponibili per la ricarica delle falde, aggravando anche la pericolosità idraulica dei nostri territori.

"L'Italia è un Paese fragile", dichiara Luciano Di Tizio, Presidente del Wwf Italia, spiegando come "oltre il 16% del territorio è in aree ad elevato rischio idrogeologico. E sono 6 milioni le persone interessate, che cioè vivono in aree di potenziale rischio. Per non ripetere altri drammi come quello di Ischia - prosegue - l'ultima cosa che dobbiamo fare è continuare a costruire. Invece i dati ufficiali ci dicono che nel 2021 abbiamo raggiunto il picco di cementificazione del territorio degli ultimi 10 anni". In Italia si discute senza successo di una legge sul consumo del suolo dal 2012. Il Wwf Italia ha avanzato la richiesta a Parlamento e Governo di approvare una legge che impedisca le nuove costruzioni in aree rimaste libere, stimolando il recupero di quelle già occupate e degradate.

[Banner_Google_ADS]

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy