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“Giustizia per Louis”: in 200 a Rimini per chiedere verità sull’omicidio Paganelli

Manifestazione delle comunità senegalesi per Louis Dassilva, “Nessuna prova, nessuna prigione”. In piazza anche la moglie Valeria Bartolucci

18 mag 2025

Si sono ritrovati sabato a Rimini, arrivando da ogni parte d’Italia, per chiedere giustizia e verità per Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio scorso come unico indagato per la morte di Pierina Paganelli. A guidare la manifestazione è stata la comunità senegalese di Rimini, con partecipanti giunti da Milano, Verona, Napoli, Roma e altre città.

Il corteo, composto e silenzioso, è partito dalla stazione e ha raggiunto piazza Cavour passando per il centro storico. Circa duecento le persone presenti, molte delle quali convinte dell’innocenza di Dassilva. “Non è un appello per pietà, è una preghiera per la trasparenza”, si leggeva sui volantini distribuiti.

Striscioni e cartelli recitavano: “Nessuna prova, nessuna prigione” e “Solidarietà, giustizia per Louis Dassilva”. In piazza è comparsa anche Valeria Bartolucci, moglie dell’indagato, che ha ricevuto abbracci e parole di sostegno. Dal palco, gli interventi delle comunità senegalesi e delle istituzioni presenti hanno chiesto con forza un’indagine completa, senza pregiudizi. “Non chiediamo un favore – è stato detto – ma una giustizia fondata sui fatti, non su sospetti.”





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