
Si sono ritrovati sabato a Rimini, arrivando da ogni parte d’Italia, per chiedere giustizia e verità per Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio scorso come unico indagato per la morte di Pierina Paganelli. A guidare la manifestazione è stata la comunità senegalese di Rimini, con partecipanti giunti da Milano, Verona, Napoli, Roma e altre città.
Il corteo, composto e silenzioso, è partito dalla stazione e ha raggiunto piazza Cavour passando per il centro storico. Circa duecento le persone presenti, molte delle quali convinte dell’innocenza di Dassilva. “Non è un appello per pietà, è una preghiera per la trasparenza”, si leggeva sui volantini distribuiti.
Striscioni e cartelli recitavano: “Nessuna prova, nessuna prigione” e “Solidarietà, giustizia per Louis Dassilva”. In piazza è comparsa anche Valeria Bartolucci, moglie dell’indagato, che ha ricevuto abbracci e parole di sostegno. Dal palco, gli interventi delle comunità senegalesi e delle istituzioni presenti hanno chiesto con forza un’indagine completa, senza pregiudizi. “Non chiediamo un favore – è stato detto – ma una giustizia fondata sui fatti, non su sospetti.”