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Green pass, per il ministero dell'Interno anche gli esercenti possono chiedere i documenti d'identità

Puntualizzazione del Viminale, anche per il Garante della Privacy c'è facoltà di controllo

di Francesca Biliotti
11 ago 2021

“Massima attenzione alle attività di verifica e controllo” del Green pass da parte delle forze dell'ordine, fa sapere il Viminale, con accertamenti a campione e in particolare nei luoghi turistici. Alla luce della circolare diffusa dal ministero dell'Interno, anche gli esercenti potranno chiedere l'esibizione di un documento di identità, oltre all'utilizzo dell'app che scannerizza il Qr Code del certificato verde. Il controllo da parte degli esercenti sarà però discrezionale, diversamente da quanto detto dalla ministra Lamorgese, che lo escludeva in tutti i casi. La verifica degli esercenti si renderà necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, ad esempio quando c'è manifesta incongruenza coi dati anagrafici contenuti nella certificazione. Prima della circolare si era fatto sentire il Garante della Privacy, per il quale i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi avevano facoltà di controllo. I ristoratori però puntualizzano che, se il cliente dovesse rifiutarsi di esibire i documenti, chiamerebbero i pubblici ufficiali, ai quali non intendono sostituirsi.




Intanto secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, “la quarta ondata ci sarà. I casi che sono saliti negli ultimi 20 giorni rappresentano già un inizio di quarta ondata, ma come ci dicono i medici, negli ospedali si vede che in questa fase chi sta male in forma seria, tanto da ricorrere alle cure ospedaliere, è prevalentemente chi non è vaccinato”. Preoccupano, conclude Sileri, "gli over 50 non immunizzati perché saranno loro ad essere inclusi nel computo dei malati gravi di questa quarta ondata”.





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