Logo San Marino RTV

I Referendum non raggiungono il quorum: nel pomeriggio lo spoglio per le amministrative

Affluenza bassa nei comuni votanti limitrofi a San Marino

13 giu 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Dopo l’election day di ieri alle 14 parte lo spoglio delle schede per le elezioni amministrative. A livello nazionale l'affluenza per le comunali è stata del 54,72%, in calo. Gli exit poll danno Genova e Palermo al centrodestra unito; al ballottaggio Parma, Verona, Catanzaro e L'Aquila con il centrosinistra in testa nelle prime due città. Per quel che riguarda i Comuni limitrofi a San Marino, occhi puntati su Riccione dove l’affluenza elle urne risulta nel complesso bassa. Alla comunicazione finale delle 23 si è recato ai seggi il 58,78% dei cittadini, poco più di un avente diritto ogni due. Nel dettaglio su 28.955 elettori hanno votato in 17.021.

Anche a Coriano affluenza bassa. Sui 9.091 elettori hanno votato in 4.740 pari al 52,14%. A Morciano di Romagna su 5.763 elettori ha votato meno del 50% (43,71%) per un complessivo votanti di 2.519. Infine a Sant’Agata Feltria, dove c’era un solo candidato a sindaco (Goffredo Polidori) è stato ampiamente superato il 50% con il dato finale di 61,19% di votanti(1.025) su 1.675 aventi diritto.

I referendum sulla Giustizia non hanno raggiunto il quorum, fermandosi a una partecipazione del 20,8%. Il 'sì' avanti in tutti i 5 quesiti. Si è trattato della diciottesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica Italiana (tante sono le occasioni per le quali gli elettori sono stati chiamati alle urne dal 1974). Per la validità del referendum abrogativo l’art.75 della Costituzione stabilisce che la proposta soggetta a referendum è approvata se vince il 'si' e hanno votato la maggioranza (50% +1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50% +1) dei voti validamente espressi.

Caos a Palermo per le troppe assenze tra i presidenti di seggio. Inizio delle votazioni in ritardo. Il governatore della Sicilia Musumeci chiede di prolungare il voto a Palermo fino a lunedì. Il Comune invia gli atti alla Procura per accertare eventuali "responsabilità di natura penale". Duro il commento della ministra Lamorgese che definisce "gravissimo che a Palermo, senza preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato, ritardando l'avvio delle operazioni di voto. Tale atteggiamento esprime assoluta mancanza di rispetto per le Istituzioni. "La Procura valuterà eventuali responsabilità".

 





Riproduzione riservata ©