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Il "barometro dell'odio" di Amnesty: 9 contenuti su 100 pubblicati online dai politici sono offensivi

Il monitoraggio avvenuto alle ultime elezioni: il centrodestra fa un uso più ampio di contenuti discriminatori

di Francesca Biliotti
11 dic 2022

Amnesty International pubblica il suo sesto “barometro dell'odio”, monitoraggio sui contenuti offensivi o discriminatori online pubblicati dai politici. Nove contenuti su cento tra quelli pubblicati online dai politici sono risultati offensivi, discriminatori o incitano all'odio. Lo rileva il monitoraggio di Amnesty International dedicato alle ultime elezioni politiche. Raccolti circa 29mila contenuti, sulle pagine Facebook e Twitter, di 85 politici candidati: ad analizzarli, una squadra di 50 attivisti ed esperti dell'organizzazione. Il 9% aveva contenuti offensivi se non di vero e proprio incitamento all'odio.  I temi più spesso al centro del linguaggio d'odio sono immigrazione (53%), minoranze religiose (36%), mondo della solidarietà (35%), Lgbtqia+ (31%) e giustizia di genere (26%). Emerge infine anche un'altra forma di intolleranza e discriminazione, quella verso le persone in stato di svantaggio socio-economico.

Nel video l'intervista a Martina Chichi, project manager Amnesty International





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