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Il peso del Covid sulle donne: persi 470mila posti di lavoro

È quanto emerge dal report della Fondazione studi dei Consulenti del Lavoro a tema "Ripartire dalla risorsa donna". Sempre più donne inattive nel mondo del lavoro a causa della pandemia. E il Covid ha inciso anche sul livello di stress delle lavoratrici

31 ott 2020

Effetto Coronavirus più duro per le lavoratrici dello stivale. Sono 470mila i posti di occupazione femminile sfumati tra giugno 2019 e giugno 2020. Sale la tendenza ad allontanarsi dal lavoro, sale la rinuncia alla ricerca di una occupazione con 707mila donne inattive in più (+8,5%), soprattutto nelle fasce giovanili. La pesante eredità del Covid, in un report a tema “ripartire dalla risorsa donna”, nel quale si evidenzia come 'l'impatto nei primi sei mesi dell'anno suoni già quale forte campanello d'allarme per l'occupazione femminile alla luce della nuova ondata di contagi e delle chiusure territoriali predisposte per contenere la pandemia", che "potrebbero portare molte altre donne ad abbandonare il proprio impiego".

La ricerca guarda poi un'altra dimensione: il livello di di stress, definito “elevatissimo” che ha caratterizzato le lavoratrici durante il 'lockdown': con le chiusura delle scuole, 'hanno dovuto garantire la presenza al lavoro e al tempo stesso assistere i figli impegnati nella didattica a distanza'. Per 'quasi 3 milioni di lavoratrici con un figlio a carico con meno di 15 anni (il 30% delle occupate)' il compito, si legge, è stato particolarmente faticoso”.


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