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In Italia calano per il settimo giorno consecutivo le terapie intensive. Brusaferro (Iss): "Non abbassare la guardia"

Preoccupano i decessi avvenuti nelle Rsa: in quelle della sola Lombardia 1.822 morti

di Francesca Biliotti
10 apr 2020

La parola d'ordine, per tutti e a maggior ragione per il presidente dell'Istituto superiore della Sanità Silvio Brusaferro, è prudenza. Nelle Regioni del sud, ha aggiunto, i numeri sono “contenuti e in calo”, ma nella sola Lombardia nelle Rsa (residenza sanitaria assistenziale) i decessi sono stati 1.822. Per il settimo giorno consecutivo calano le terapie intensive, attualmente i positivi sono 98.273 (+1.396); i guariti sono 30.455 (+1.985); i deceduti 18.849, 570 più di ieri; i casi totali sono 147.577, 3.951 in più. E' lo Stato di New York a contare il maggior numero di casi rispetto a qualsiasi Paese del mondo, eccetto gli Usa. Secondo la John Hopkins University sono 161mila i casi nello Stato, e ben 87mila nella sola New York City, con un aumento di oltre 10mila nelle ultime 24 ore. I decessi superano ormai le 7.000 unità, mercoledì sono stati quasi 800, tanto che la BBC ha pubblicato immagini shock di bare sepolte una accanto all'altra in fosse comuni nel Bronx, utilizzate per seppellire chi non può permettersi funerali o posti al cimitero. Anche in Portogallo posti di blocco e controlli per evitare i tradizionali spostamenti di Pasqua: nel Paese il bilancio dei morti è salito ad oltre 400, per 14mila contagi. In Olanda l'ultimo aggiornamento parla di 23mila casi, con un incremento di 1.300 nuovi casi rispetto a ieri, e 2.500 morti, 115 in più. Il governo svedese avrà invece nuovi poteri per gestire la crisi sanitaria, con una misura in vigore dal 18 aprile fino al 30 giugno e consentirà all'esecutivo di chiudere porti, scuole, palestre, ristoranti, senza passare dal Parlamento.

Nel video l'intervento di Silvio Brusaferro, presidente Istituto Superiore di Sanità


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