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In Italia ecco le attività cui si potrà accedere senza Green pass

Non si potrà andare alle poste per ritirare la pensione. Il governo prepara i sostegni per Regioni, discoteche e agenzie di viaggio

di Francesca Biliotti
21 gen 2022
Immagine di repertorio

Dal primo febbraio non saranno molte le attività in cui si potrà entrare senza esibire il certificato verde. Da ieri anche parrucchieri, barbieri, estetisti e servizi alla persona in generale ne prevedono l'uso. Le uniche attività che non richiedono Green pass resteranno gli alimentari e quelle che vendono beni di prima necessità, supermercati, ipermercati, discount, ma anche tutto il commercio al dettaglio relativo agli animali domestici. Non vincolati nemmeno tutti quegli esercizi che riguardano la salute, da farmacie a parafarmacie ai negozi di ottica agli articoli medicali e ortopedici. Niente pass nemmeno per l'acquisto di carburanti e riscaldamento.

Sempre consentito l'accesso alle strutture sanitarie e sociosanitarie, veterinarie, e alle strutture per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori. Questi ultimi però, per rimanere all'interno delle strutture, dovranno avere la terza dose o un tampone negativo effettuato non oltre le 48 ore precedenti se hanno solo due dosi o se sono guariti dal virus. Consentito l'accesso, senza pass, agli uffici giudiziari per le emergenze, come sporgere denunce e consentire lo svolgimento di indagini per cui è necessaria la presenza.

Non sarà invece possibile andare in un ufficio postale a ritirare la pensione senza green pass. A sorpresa esclusi anche i tabaccai, che infatti promettono battaglia. Il governo prevede anche tutta un'altra serie di sostegni: arrivano altri 400 milioni alle Regioni per far fronte alle spese della quarta ondata Covid; tasse sospese per discoteche e similari, chiuse fino a fine gennaio, aiuti a fondo perduto per attività di commercio al dettaglio che hanno visto ridurre il fatturato nel 2021 non meno del 30% rispetto al 2019; ricorso alla cassa integrazione per hotel e agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering. 80 i milioni destinati per il 2022.





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